è un cantautore/psicoterapista cognitivo mascherato che sperimenta i valori terapeutici della musica per migliorare il benessere psisofisico dei pazienti traumatizzati dal post terremoto del 2009 in Abruzzo.
L’artista, che nasce come chitarrista ritmico blues e jazzma con un innato talento per le melodie, da sempre inserisce il messaggio sociale nella sua musica. Dopo diversi brani inclusi in compilation (per ultimo il singolo “Dove Sei” inserito nella compilation “L’albero della vita” a favore della dislessia) e sincronizzazioni di rilievo (“Questa Vita è Mia” è stato usato per lo spot nazionale dell’ACI a favore della sicurezza stradale) giunge finalmente al suo primo LP per Latlantide/Edel Distribuzione intitolato “Terapie di Fantasia”. Un titolo emblematico che rappresenta il forte potere terapeutico della musica verso l’animo umano.
Il disco è stato anticipato da due singoli:“Dove Sei” e “Fantasie”, quest’ultimo corredat
o di un bellissimo videoclip della giovanissima regista statunitense Juliet Janisz. Il cd consta di dieci brani supportati dal timbro battistiano di Ventruto (non a caso il “29 Settembre” a Faenza presenterà il disco alla fiera Supersound), autore e chitarrista che ama esibirsi sempre coperto da un maschera veneziana, con lo scopo di rappresentare l’anima migliore di ognuno di noi: “Indossando una maschera e interpretando un copione si ha la possibilità di dare voce a istanze interne, come il senso di giustizia, la ricerca dell’amore, la forza, il coraggio, la combattività, il potere, che rappresentano delle costanti dell’animo umano che possono essere liberamente espresse sotto un’altra identità” – afferma il cantautore.
I testi apparentemente semplici e rassicuranti, predispongono l’ascoltatore ad affrontare la vita con positività
(“Autostima”) confermando l’amore al centro dei sentimenti che muovono la passione. Anche il booklet del cd ha il colore verde come predominante, in una visione onirica che richiama le cover del progressive anni settanta.
Il disco è stato prodotto artisticamenteda Mino Molfetta e registrato presso gli studi La Fabbrica dei Suoni sotto la supervisione di Francesco Di Cicco.