L’uno,
il due,
il tre,
il quattro se ne andavan
con il passo
quatto
quatto
quatto
quatto
verso mari, venti e sotto.
Giù
parole
che compaion
senza venti e senza neon.
Otto, sette sei e ve
nti.
Menti,
manti,
monti munti.
Mi sovvengo e dirilasso,
mi scortigno e vedo lessi.
Mi sostengo e diribasso
col prontegno di nogessi.
senza sensi i codici da vincere.
Mi rilasso e penso a mal di schiena inesistenti.
Mi auguro un felice natale a tutti voi.
Mi inserisco nel metalinguaggio,
senza meta.
senza linguaggio.
senza essere niente che
qualcosa in
MOSTRA.
A. ronde talebane senza orgoglio. Minchia.
A.M.