Ecco dopo Deko tocca a me entrare in scena lui farà 20 minuti di live ed Edda ha le ultime 3 canzoni. Debbo andare a cambiarmi e truccare, c’è molta attesa per l’happenig teatrale che debbo fare, è l’unico del programma. Sono calmo(Stranamente) mi sono accordato per lo spazio sulla scena e dove fare il rituale della vestizione, invece dei camerini ho scelto uno spazio sulle scale con una grande specchiera. Alla fine ho deciso di vestirmi di nero, di truccarmi le mani ed i piedi con il bianco da clown . Mi spoglio e resto in slip e inizio a truccarmi le mani , ci vuole più tempo che previsto , devo diluire il trucco con dell’acqua di una bottiglietta, cazzo non viene, si sciogle e non resta, finalmente arrivo a truccarmi le mani, inizio il volto, e la mi rendo conto dello sbaglio che ho commesso, mettendo i pantaloni li sporco tutti di bianco, mettendomi la maglia uguale e levo tutto il colore sia dalle mani che dal viso , porca miseria rinizio il trucco di nuovo, piedi, mani e viso…
Arriva di corsa Alberto (tecnico di palco) : « Deko ha finito tocca a te » merda devo fare il trucco velocissimamente, sudo e ho caldo, prendo sotto braccio sinistro le due tavole di legno, chiodi e nastro adesivo, nell’altra mano il martello. Scendo le scale e penso nel mezzo alla platea ci sono pietre lisce come il marmo , se scivolo… che angoscia, attraverso il bar, entro nella sala più grande del teatro Civico strusciando i buttafuori ed il muro, emetto un grido doloroso, potente e resto piegato in silenzio, la gente che era nel bar , fuori, nel bagno e non so dove accorre in teatro ora è pieno di gente e di un silenzio terrificante, respirando a fatica grido « Dio ! Dio perchè ti accanisci contro di me, che ti ho fatto, che ti ho fatto , lasciami stareee ! » (silenzio agghiacciante) proseguo più calmo ma sempre eccitato e deciso « Dov’è , dov’é la fonte, la fonte del sapere, del sapere restare bambino, incoscente, inconsapevole, ignorante, puro..dove è, lo chiedo a voi ! Lasciatemi sognare, vi chiedo lasciatemi sognare ! » a quel punto sollevo con la destra il martello in aria e lo faccio roteare (il segnale concordato per far partire la musica , « La passione secondo Matteo di Bach »)l’atmosfera si crea subito magica , intensa. M’incammino e respirando grido verso il pubblico « Lasciatemi sognare….lasciatemi sognare ! » deposito le assi di legno sul palco e grido sovrastando il pubblico a destra e poi sinistra « Lasciatemi sognare ! » il pubblico è totalmente conquistato dall’emozione, mi trascino sul palco, prego, lotto con le assi, le sollevo ed inizio a sovrapporle per costruire la croce, prendo chiodi e martello e fisso la croce, con forza, con rabbia, amore, passione. Il pezzo di Bach è finito, nel silenzio osservo in piedi il pubblico dall’alto del palco pieno di strumenti di musica, scendo la croce e tenendola fissata al suolo, salto giù dal palco, sollevo la croce e parte il brano di Archive « You mek my file » indemoniato, trascinante, corro su e giu nella platea, nel mezzo ce uno spazio largo, danzo con la croce, ci faccio l’amore, la uso come un fucile, sparo a tutti, la getto per terra , la calpesto, la sollevo al cielo, la bacio, la passo in mezzo alle gambe, la metto a testa in giu e poi stremato la lascio al pubblico che inizia a farla girare in platea, sollevandola sulle braccia, finisce il brano e grido : « Sono un Artista, lasciatemi sognare »
La croce gira, il pubblico applaude io me ne vado e non torno più in sala, attraverso il bar vuoto e salgo sulle scale e mi distendo stremato.
« Come poter dire che l’indecenza del sogno , penetra le anime altrui , senza chiedere permesso .Con una inaudita violenza , ho imposto il moi sogno a gli altri che non volevano esserci e che hanno pagato 12 euro di biglietto. Li ho violentati con le parole , con degli oggetti, con dei simboli di una memoria collettiva. Li ho attaccati, offesi, umiliati e passivamente hanno subito. Tutti hanno accettato questo Sopruso con la scusa di una qualsiasi forma spettacolare , ma che per me non lo era , per me era parte della mia vita.Tutto si è svolto con un rituale mistico in cui la vestizione della vittima (IO) sacrificale (sacrificata dall’organizzazione al pubblico pagante) l’ha trasformata in carnefice, in uno scontro tra due forze , una attiva(io) ed una passiva(il pubblico) . Quella passiva ha subito l’assalto del guerriero implacabile che è riuscito ad imporre la sua idea confusa,finta ma vera. Alla fine niente è successo e tutto è accaduto come non accadrà più ! »