Le dogane nei paesi sotto sviluppati sono dei non luoghi, popolati di gente bizzarra, gente che cambia ogni sorta di denaro, ladrones, gente che si arrangia come puo’ ed ogni modo per sopravvivere. Spazzi senza tempo e lunghe di file interminabili, raccomandazioni , perdite di tempo e pazienza che si evapora con il sudore che scivola sulla pelle, suoni intermittenti di timbri e cuori che temono il visto di entrata negato, controlli e ricontrolli di documenti, bagagli, immagini di volti , colori al ralenty come in un film.
I destini in questi non luoghi s’ incrociano, viaggiatori ignari, gente stanca, disperata, bambini in lacrime, turisti in apparenza allegri. Un mondo nel mondo dove un uomo puo’ perdersi all’infinito e passare da un paese all’altro da una vita all’altra e morirci dentro nell’indifferenza dell’altro che pensa solo ad attraversare quel maledetto confine , fregandosene di tutto cio’ che é intorno a lui, ed io mi chiedo la vita é cosi ma é giusto che sia cosi….
(foto di Vincenzo Cirillo)