pubblicata da Fabio Gargiulo il giorno mercoledì 6 giugno 2012 alle ore 22.05 ·
Alcuni giorni fa il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, concorde con la sua giunta, ha dato l’ok per la trivellazione della zona di Campi Flegrei.
Lo scopo di quest’operazione denominata “Campi Flegrei Deep Drilling Project” (Campi Flegrei Progetto Trivellazione Profonda) è di ricavare “energia pulita” dalla quale ne trarrà vantaggio la ‘rivalutazione’ dell’area flegrea, quindi Bagnoli e Pozzuoli, di conseguenza, Napoli tutta. Ma quali sono i rischi di questa operazione effettuata su un’appendice del Vesuvio, quindi su un Vulcano ?!
Premetto che non sono un sismologo, non sono un vulcanologo, né tanto meno un geochimico; ma con dati alla mano, l’operazione che verrà portata avanti da scienziati e addetti internazionali ai lavori è estremamente pericolosa, nonché ‘sperimentata’ per la prima volta nel mondo con tecnologie “all’avanguardia“.
Il vulcano flegreo è noto per la sua pericolosità e per la sua potenza esplosiva. Le sue eruzioni avvennero 36.000 e 14.000 anni fa con effetti devastanti e sarebbe in grado di spazzar vial’Europa intera. Tuttora il vulcano è attivo è presenta sintomi di bradisismo.
Cos’è il ‘bradisismo‘ ?
Guardate il Vostro addome e respirate, notate qualche movimento ?
Il Vostro addome si ‘gonfia’ e si ‘sgonfia’ a seconda dei respiri da Voi emessi. Ecco ! Questo è il bradisismo. La terra si gonfia e si sgonfia ormai da decenni, rappresentando quindi l’attività vulcanica flegrea.
Il progetto partirà con un ‘pozzo pilota” di 500m per sondare il terreno, e, qualora si verificassero le aspettative degli scienziati, si procederebbe fino a 4 chilometri di profondità,sfiorando quindi il magma presente nelle cavità terrene. Benedetto De Vivo, geochimico dell’Università di Napoli Federico II, si oppone a questa sfida contronatura esplicitando tutte le eventuali problematiche causate dall’inconsapevolezza di ciò che è presente nel sottosuolo e delle reazioni del Vulcano flegreo con questo VIDEO.
Questo progetto venne presentato anche all’ex sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino che declinò l’operazione evitando una probabile catastrofe locale e nazionale.Ulteriori chiarimenti a riguardo che comprendono i ‘pro‘ e i ‘contro‘ di questa operazione con le reciproche eventualità, li troviamo in questo VIDEO.
In questa operazione ci poniamo centinaia di domande, ma non ce ne sono state fatte…
- Il popolo partenopeo cosa ne pensa di questa sfida contro la natura ?
- Cosa accadrà se qualcosa non andasse come previsto ?
- E’ necessario effettuare questo esperimento in una zona abitata, nel bel mezzo della città ?
Caro sindaco, sono un semplice cittadino che ha urlato insieme a lei ‘amm scassat, AMM SCASSAT ‘ , che è sceso in piazza con lei e accanto a lei per sostenerlo propagandando il suo programma e le sue intenzioni, approvandole nel corso di questo primo anno…
Ora, però, mi permetta di concludere così questo mio scritto, riportando alcune righe della poesia di Toto’
Zuoccole, tammorre e femmene…
Sta Napule, riggina d’ ‘e ssirene,ca cchiù ‘a guardammo e cchiù ‘a vulimmo bbene.’A tengo sana sana dinto ‘e vvene,’a porto dinto ‘o core, ch’ aggia fà?Napule, si comme ‘o zucchero,terra d’ammore – che rarità!…
Napule, tu si adorabile,siente stu core che te vò di:”Zuoccole, tammorre e femmene,chi è nato a Napule nce vo murì”.
Si ! Voglio morire a Napoli..nella mia bella Napoli…ma vorrei farlo in modo ‘naturale’ e non artificiale…
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Fonti articolo : Il Mattino, Monte di Procid@.
Autore : Fabio Gargiulo
