Chiude con successo il Pisa Book Festival con una sorpresa finale tutta in giallo

Il Pisa Book Festival, giunto ormai alla sua decima edizione e tenutosi nella città della Torre Pendente dal 23 al 25 novembre 2012, si è dunque ormai concluso… Il Paese ospitato quest’anno era l’Olanda.

Nella serata di domenica 25 novembre il Pisa Book Festival ha chiuso i battenti con una sorpresa: un romanzo
giallo ambientato durante la kermesse libraria all’ombra della Torre Pendente.
E intanto un primo bilancio finale di tre giorni intensi dedicati all’editoria indipendente con
tantissimi ospiti, autori, editori, presentazioni, convegni, incontri: 4.000 mq di libri, oltre 200
eventi, 150 editori, tutto a ingresso libero. Dopo l’Olanda, la manifestazione, promossa dal
Comune e dalla Provincia di Pisa e che ha come sponsor principale la Fondazione Pisa, tornerà il
prossimo anno con un nuovo Paese ospite.
“Cinquantasei editori alla prima edizione e centocinquanta a questa – ha dichiarato Lucia Della
Porta, direttrice del Pisa Book Festival – Dopo dieci anni di esperienza, da ‘dilettanti’ siamo orami
diventati ‘professionisti’. Abbiamo confermato il successo di visitatori dello scorso anno. Il caffè
letterario de “La Repubblica” è stato fondamentale per il successo di questa edizione sarà ripetuto
e incrementato il prossimo anno”.
Tra le tante novità di quest’anno il Pisa Book Festival è diventato protagonista di un giallo
pubblicato in formato e-book. Per festeggiare la decima edizione della fiera dell’editoria
indipendente, la casa editrice digitale Siska Editore e l’autrice Stella Robi hanno realizzato
“L’enigma di Agata. Giallo al Pisa Book Festival”. L’e-book ha per protagonisti tre diciottenni
pisani, appassionati lettori e matematici provetti, che, districandosi tra indizi, enigmi e inganni,
cercheranno di ritrovare una famosa scrittrice scomparsa e una pietra preziosa rubata.
E molte parole sono state scritte e dette durante i tre giorni al Palazzo dei Congressi di Pisa. Fra
tutte ecco alcune dichiarazioni di ospiti, autori e autorità.
Michiel Den Hond, Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi a Roma (l’Olanda era il Paese Ospite
della decima edizione della fiera dell’editoria indipendente): “Abbiamo pensato di presentare al
Pisa Book Festival alcuni autori di altissimo livello, alcuni emergenti, alcuni già affermati. Tutta la
presentazione dell’Olanda è incentrata sul tema del dialogo delle culture una madre indiana, un
pianista russo in esilio, un diplomatico olandese autore di gialli cinesi. Ecco, questi sono alcuni
degli ingredienti della presenza olandese al Pisa Book Festival”.
Cristina Scaletti, Assessore alla cultura della Regione Toscana: “Grazie ad eventi come il Pisa
Book Festival abbiamo una conoscenza più diffusa e consapevole del variegato mondo dell’editoria
italiana, soprattutto di quella più indipendente, attenta ai temi e alle esigenze di lettura che
grandi case editrici spesso trascurano. Avere più voci che si esprimono liberamente è una
necessità, oggi più che mai, oltre che una priorità strategica per la politica culturale della Regione
Toscana”.


Andrea Pieroni, Presidente della Provincia di Pisa: “In coincidenza col PBF si è sviluppata una
bella sinergia tra istituzioni che ha messo a disposizione del pubblico, nei giorni del PBF, biglietti
scontati per i Musei, opportunità di accoglienza nelle strutture ricettive, cene tematiche, assaggi
di prodotti tipici, agevolazioni negli acquisti, vendite promozionali, coinvolgendo le associazioni dei
commercianti e degli artigiani, ma anche gli Istituti Professionali come il Matteotti di Pisa, spesso
protagonista di eventi interni alle diverse edizioni”.
Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa: “La presenza di autori di grande interesse, i premi che
verranno conferiti nel corso della manifestazione, lo spazio dedicato all’editoria per ragazzi e quello
dedicato ai mestieri dell’editoria che vantano una sempre maggiore specializzazione e una grande
cura per la confezione del libro tradizionale, insieme alla fioritura di aspetti legati alle nuove
tecnologie, completano il quadro di una manifestazione che, ancora una volta, ha da dire la sua
nel pur vasto panorama culturale italiano”.
Cosimo Bracci Torsi, Presidente Fondazione Pisa: “I cosiddetti “piccoli editori”, oltre a fornire
un’essenziale sorgente di ricambio d’iniziative imprenditoriali, facendo spesso emergere argomenti
particolari o temi d’interesse di settori minoritari della società, danno infatti un grande contributo
all’arricchimento dell’offerta culturale, alla sua diversificazione e dunque alla libertà della cultura
stessa. Sono personalmente un testimone di questi aspetti, poiché in ogni edizione del festival ho
trovato e comperato molti libri che mai avrei pensato di leggere”.
Margherita Hack: “Io credo che Dio sia un’invenzione. Sappiamo tante cose sull’evoluzione
dell’universo, sulle stelle e la loro vita, ma non sappiamo perché c’è l’universo. E’ un dato di fatto
che qualcuno ha bisogno di spiegare con la fede. Non credo in un aldilà in cui ci incontreremo di
nuovo: è consolante e, proprio per questo, non ci credo. Ho sempre pensato all’aldiquà. E Gesù,
per me, è stato il primo socialista della storia in quanto si è occupato dei poveri e non dei soliti
ricchi”.
Dario Marianelli, premio Oscar 2008 per la miglior colonna sonora: “Ho tre film in uscita: a
febbraio ‘Anna Karenina’ in Italia e a gennaio in Inghilterra ‘Quartet’ con la regia di Dustin
Hoffman e ‘Colibrì’, una storia di gangster. Al momento sto lavorando alle musiche del film tratto
dal romanzo di Nick Hornby, ‘A long way down’, una commedia tragicomica”.
Libero Casagrande, editore svizzero, classe 1929, a cui il Pisa Book Festival ha consegnato un
premio alla carriera: “Nella mia vita, ho frequentato tanti festival, ma questo è il vero festival del
libro”.
Ernest van der Kwast, scrittore indo-olandese autore di “Mama Tandoori”: “Vi offro all’asta mia
madre per un anno o sei mesi in cambio della vostra”.
Marco Malvaldi: “Io sono uno scrittore ma ho una formazione scientifica il che mi ha fatto
sviluppare delle idiosincrasie nei confronti delle ‘chiacchiere da bar’, insomma della
pseudoscienza. Purtroppo però non si può interrompere un gruppo di persone sconosciute che
stanno discutendo esordendo con un ‘state dicendo un marea di…’, anche perché si può trovare
chi è più grosso di te”.
Fabio Picchi, chef e scrittore fiorentino: “Cucinare è un momento di piacere che mi emoziona
ancora per la trasformazione delle materie che entrano dentro le persone, cucina è più intimo del
sesso, nutrire è una responsabilità amorosa”.
Pablo D’Ors, scrittore già ospite di una passata edizione del festival: “Lo scrittore deve essere la
persona più vulnerabile: se non ti lasci toccare, cosa vuoi raccontare?”.
Il PBF in numeri
3 giorni
1 location, il Palazzo dei Congressi di Pisa
8 sale
150 editori indipendenti (provenienti da: 20% Toscana, 25% Lazio, 25% Lombardia e 30% altre
regioni italiane)
8 le case editrici pisane (BFS, Campanila, Della Porta, Ets, Felici, Pacini, Pisa University Press e
Siska)
200 e più eventi
4.000 mq di superficie espositiva
40.000 visitatori nella scorsa edizione del 2011
100 le scuole coinvolte con progetti di promozione delle lettura

Rimane tempo fino al 23 marzo per partecipare al premio per scrittori emergenti Lischi ecco qui tutte le info:
http://www.comune.pisa.it/gare/pagine-sintesi/Lischi_2012.htmPisa Book Festival

 

Ufficio Stampa – press@pisabookfestival.com
http://www.pisabookfestival.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *