Afroamericana, membro Advisory Board del Center for Black
Music Research di Chicago, docente di Storia del Jazz e delle musiche
afroamericane presso i Conservatori di Bologna e Pesaro), conclude
la parte introduttiva della rassegna, iniziata lo scorso giovedì dal prof. Francesco Martinelli, descrivendo il jazz nell’abbraccio
fra Stati Uniti ed Europa, America Latina e India, Giappone e Russia,
e gettando luce sulle complesse relazioni culturali e artistiche
dell’espansione musicale afroamericana tra il XVI e il XXI secolo.
Il jazz viene visto nelle sue connessioni con diversi ambienti o
condizioni professionali, con i movimenti politici, nei suoi rapporti
con la musica classica, nel dialogo tra improvvisazione e scrittura,
in un’indagine globale e profonda.
A seguire, un brillante esempio di evoluzione jazzistica, che trae le
sue radici dalla cultura afroamericana e attraverso l’improvvisazione
può sfociare al funk, al free, al reggae prendendo ispirazione da un
precetto del taoismo, il “Wei Wu Wei” (azione senza azione, agire
senza sforzo), che persegue il mantenimento del perfetto equilibrio:
con i Wei Wu Wei Through the Blues.
Gabrio Baldacci alla chitarra (vincitore “città di Cento” per la sezione
“musica jazz ensemble, “Incroci Sonori jazz” per Moncalieri jazz 2005
e “Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo” 2008;
ha pubblicato con Gianluca Petrella e collaborato con artisti di fama
internazionale), Paolo Pee Wee Durante all’organo Hammond
(nato con “Nick Becattini & Serious Fun”, ha suonato e inciso con
grandi artisti e fondato gli Organic Groove, con cui esplora, partendo
da una matrice black funk, sonorità elettroniche e rock) e Andrea
Melani alla batteria (che, con una lunga esperienza newyorkese,
vanta collaborazioni con musicisti del calibro di Steve Lacy, Horace
Parlam, Michael Moore), fondono lo stile jazzistico di matrice africana
con forme e linguaggi innovativi, in aperto dialogo con molteplici
forme musicali e artistiche contemporanee.
Costellazioni Jazz è l’iniziativa con cui l’Associazione Culturale “I Renai” si propone di avvicinare al jazz e al suo universo: per conoscere storia, protagonisti, linguaggi, tradizioni, evoluzioni e contaminazioni d’un genere che è cultura e stile.
I Renai ha per scopo quello di sensibilizzare in modo capillare e diffuso i cittadini alla musica e alla cultura utilizzando come strumento il jazz e il mondo culturale che gli è correlato, letterario, cinematografico, storico, artistico in ogni sua accezione, oltre che musicale in senso lato.
Costellazioni Jazz riguarda 10 eventi culturali, in altrettante serate musicali jazz, programmate in modo da fornire uno stimolo nuovo per approcciare la cultura, appassionandosi al jazz ed al suo mondo, che possiede forti elementi “educativi”. Un mondo che non è solo musica: è fatto di storia e di persone, riguarda aspetti quali le influenze e le modalità d’esprimersi nel cinema e nel teatro o in letteratura e nell’arte, o su culture diverse, non tralasciando le ‘contaminazioni’ che ha esercitato su altri generi musicali. <<Prossimo a compiere i suoi primi cento anni, il jazz si è frammentato in molte cose diverse per persone diverse: per qualcuno è una musica d’avanguardia, per altri invece è musica della tradizione. Ma il jazz è qualcosa di più che musica: ha una storia e una tradizione di pensiero, un immaginario e un vocabolario; ha la sua agiografia, con i suoi santi via via eletti oppure rimossi dal pantheon. È una forma d’arte in cui molti diversi codici simbolici vengono ora creati: su disco, nei film, nell’arte, nella letteratura, nella pubblicità, nella moda, nella lingua, persino nel cibo e nelle bevande.>>
I Renai vuol fornire dei primi spunti di conoscenza su questo grande mondo variegato con l’auspicio che possa fornire nuovi spunti di sensibilità culturale e umana per tutti coloro che credono che l’arte e il sapere, in ogni loro forma, siano arricchimento interiore e percorso di crescita.
Ad accompagnare tutte e dieci le serate dedicate alla cultura de I Renai sarà un artista d’eccezione, Giacomo Innocenti: ha già inciso tre album insieme ad Andrea Pellegrini e all’Orchestra Jazz Bonamici Group One, oltre ad aver pubblicato alcuni racconti e una commedia musicale, e realizzato diverse esposizioni personali come pittore e fotografo.
Nell’opera di Giacomo Innocenti spesso ricorre il tema della musica, non solo come ritrattistica o come rappresentazione del gesto musicale, ma come tentativo di esprimere la musica stessa sulla tela. E’ spesso dalla musica jazz che Innocenti trae ispirazione per la sua pittura, così come dalla fotografia, dalla pittura, dai suoi viaggi, trae l’ispirazione per la musica. Ed è proprio in tale veste che questo artista dalla creatività irrefrenabile sarà presente alle iniziative, con un’esposizione permanente della sua opera pittorica d’ispirazione jazz il cui messaggio è quello inserito all’interno del libretto del suo ultimo CD, “Ora”, che presenterà, insieme ad una breve presentazione dei suoi lavori, in occasione dell’ultimo tra i dieci eventi:
“Non aspettate a fare, ad amare la musica: fatela, amatela Ora”.
Su Arno
bar ristorante pizzeria
presso Sporting Club Pontedera
Via dell’Olmo 63
Per info e prenotazioni
0587 931586
348-4120387
349-4422366
Presentazione del prof. Stefano Zennii
a partire dalle 19,30
Concerto
a partire dalle 21,00
Ingresso gratuito riservato a soci ARCI