PER DIFENDERE IL COLORIFICIO LIBERATO
IO PARTECIPO
ALLA MANIFESTAZIONE DEL MUNICIPIO DEI BENI COMUNI
A PISA
SABATO 16 FEBBRAIO ALLE ORE 15
A PARTIRE DA PIAZZA VITTORIO EMANUELE
PER FIRMARE L’APPELLO DEGLI ARTISTI
SCRIVI A
produzioneculturale@gmail.com
Gli artisti, gli artigiani, e le associazioni culturali che conoscono le attività del Colorificio Liberato rivendicano con forza il diritto a esprimere liberamente la propria creatività, socializzando gli spazi abbandonati.
L’arte, per sua natura, è un bene libero e indipendente dai vincoli dei partiti e dalle prigionie del mercato.
Nel concreto del nostro territorio, e anche in una prospettiva più generale, il Municipio dei Beni Comuni salvaguarda la cultura indipendente e pratiche di artigianato artistico che, rompendo gli schemi del consenso economico e del gradimento commerciale, valorizzino le differenze, la libera espressione dei conflitti, il confronto collettivo tra sensibilità, valori e forme che sanno porsi l’uno al servizio dell’altro in una sussidiarietà di idee, di emozioni e di sogni che descrivono le appartenenze di una comunità libera e plurale.
La musica, la danza, le arti performative, il teatro, la letteratura, la pittura e tutte le manifestazioni dell’espressione artistica sono un patrimonio primario della collettività, una scintilla culturale generativa e antagonista a qualsiasi forma di potere, una ricchezza rivoluzionaria permanente che non può essere manipolata impunemente dalla globalizzazione, sottomessa alle logiche ricattatorie e assistenziali delle banche o dei potentati istituzionali che sempre più propinano eventi innocui e regole di omologazione culturale.
Il Colorificio Liberato e il Municipio dei Beni Comuni sono in questo senso un’esperienza d’utopia concreta, una pratica di ribellione civile, pacifica e gioiosa, che opera in sintonia con tutte quelle esperienze di partecipazione democratica e di liberazione degli spazi di socialità e bellezza in atto nel nostro paese e nel mondo. Un’esperienza che può fare di Pisa un laboratorio culturale permanente, utilizzando le straordinarie peculiarità del Colorificio che consentono di porre la creazione artistica e l’impegno sociale al centro di un nuovo percorso di politica culturale basato sulla socialità, sullo sviluppo delle indipendenze, sulla valorizazione delle identità associative, sull’impegno civico e intergenerazionale di tutte quelle maestrie artistiche che esercitano terreni di cittadinanza attiva e di sostituzione del mito politico culturale del municipio azienda con il Municipio dei Beni Comuni.