<< Se si passano in rassegna gli episodi di violenza alla natura e alle sue risorse – distruzione ei boschi e le conseguenti frane e alluvioni, la congestione e l’inquinamento urbano, la contaminazione dell’aria, delle acque e del suolo con le scorie delle attività della produzione e del consumo – è facile constatare che essi non dipendono dal fatto che l'”uomo”, gli esseri umani, sono cattivi o sono stupidi o sono ignoranti. Dipendono dal fatto che alcuni membri della collettività, alcuni sogetti economici, vogliono usare il suolo urbano, l’acqua dei fiumi, le valli, gli animali, e i vegetali allo stato naturale – che sono beni di tutti, beni collettivi, senza un padrone – come se si trattasse di beni loro personali, per il proprio personale vantaggio. >>
Estratto dal capitolo Beni Comuni e Crisi Ecologica a cura di Giorgio Nebbia e Pier Paolo Poggiolo de la Rivista Il Ponte Num 2 e 3 (Febbraio – Marzo).
intervengono
– Guido Viale
– Marino Ruzzenenti
– Giovanna Ricoveri
– Alberto Zoratti
ORE 18.00
@ Ex-Colorificio Liberato / Municipio dei beni comuni
via montelungo, 70 / 633