Martedì 30 aprile l’Associazione Culturale Arci I Renai festeggia la Giornata Internazionale UNESCO del Jazz con:
Titta Nesti
Franco Santarnecchi
Jacopo Martini
Ore 18,30 Libreria Roma, Conversazioni sul Jazz
E a seguire, presso lo Sporting Club
Ore 20,30 cena
Ore 22,00 concerto
Un trio composto da veri talenti della scena musicale italiana: Titta Nesti, una delle più apprezzate vocalist della scena italiana; Franco Santarnecchi, pianista, tra gli altri, di Jovanotti per cui ha composto il bellissimo brano “A te”, e con cui Titta collabora dal 2001; e il chitarrista Jacopo Martini, tra i massimi epigoni della tradizione jazz manouche italiana, che si ritroverà in un genere completamente diverso ad accompagnare il duo in standard jazz di autori tra i quali Gershwin, Monk, Parker, Porter, Waller, Haden; in composizioni di autori latino-brasiliani, come Veloso, Jobim, Hernandez e Buarque De Hollanda, oltre a pezzi originali che prevedono l’uso di effetti e timbriche particolari.
O ancora, in particolare, nelle “Canzoni Censurate”, tutte quelle superbe canzoni americane e italiane condannate negli anni del fascismo e adesso reinterpretate in chiave jazz da una delle principali interpreti jazz italiane, per momenti d’emozionante ascolto.
Il trio punta a nuove “rotte sonore” ed “evasioni panoramiche”: attraverso il perfetto interplay tra grandi musicisti, ed il saper mettere in primo piano la ricerca del comunicare in musica, oltre all’aspetto improvvisativo e timbrico.
Il coinvolgimento del pubblico – ogni set è basato sull’importanza del comunicare in musica – è sempre molto alto, e i loro live si basano su perfetta tecnica di improvvisazione e una musicalità jazz della voce che non potrà non sorprendervi, nel giorno dedicato all’ International Jazz Day, che I Renai intende celebrare nel modo migliore possibile grazie alla disponibilità di questi grandi musicisti.
I Renai vi aspetta a Pontedera martedì prossimo alle 18 alla Libreria Roma, in via della Misericordia 18 (tel. 0587 52446).
Per proseguire poi presso lo Sporting Club, in via dell’Olmo 63, con:
Cena (prenotabile al 349 4422366) alle ore 20,30
Concerto alle ore 22,00
TITTA NESTI – Vocalist Inizia a studiare canto ed improvvisazione jazz con Tiziana Ghiglioni e successivamente con Alessandro Di Puccio, Roberta Davis, Fabrizia Barresi, Mark Murphy e Michele Hendricks a Parigi. Si esibisce in molti jazz club e partecipa a numerose rassegne italiane ed europee al fianco di musicisti tra i quali Paolo Birro, Luca Flores, Fulvio Sisti, Kenny Wheeler, Stefano Onorati, Nicola Stilo, Walter Paoli, Mauro Grossi, Ikue Mori, Nico Gori, Mirko Guerrini, Sandro Gibellini, Riccardo Onori, Emanuele Parrini, Andrea Melani e suo fratello Franco Nesti così importante per la sua formazione artistica. Dal 1988 al 1994 fa parte della New Project Jazz Orchestra di Trento diretta da Renzo Vigagni con la quale si esibisce al fianco di Renato Geremia, Andrea Braido, Bruno De Filippi, Rudy Migliardi e Lee Konitz. Dal 1990 collabora come voce solista con il coro Jubilee Shouters diretto da Gianna Grazzini, che nel novembre 2004 riceve da Mario Luzi il prestigioso Premio Internazionale della Cultura “Giorgio La Pira”. Sempre con i Jubilee Shouters, nel novembre 2005, in qualità di voce solista, apre la “Festa della Toscana” concerto tenuto al Mandela Forum di Firenze con la partecipazione di Piero Pelù, Jovanotti, Irene Grandi, i Negrita, la Bandabardò, Riccardo Tesi, Petra Magoni e Ginevra Di Marco. Dal 2004 collabora con il gruppo “Just Alpin” di Norbert Dalsass con il quale nel 2006 registra il cd “Walkin’ on fire” per la Brambus Records. Nel 2006 registra alcuni brani sul cd “Tabù” musicati da Renzo Vigagni su poesie di Alberto Sighele. Nel 2007 partecipa come corista al cd “Irikelè” del gruppo Fuentes (Brahima Dembelé, Paolo Casu e Ettore Bonafè). Dal 2001 collabora con il pianista/tastierista Franco Santarnecchi e proprio grazie a questo incontro, nasce l’interesse per l’uso e la sperimentazione di effettistica elettronica con loop sampler e vocoder spesso inseriti anche nell’interpretazione di alcuni standards. Nel novembre 2007 i due musicisti, con la partecipazione di Stefano Tamborrino alla batteria e Franco Nesti al contrabbasso, incidono per Philology, “Floatin’”, il primo cd ufficiale a nome della vocalist. Il cd che è stato presentato anche in Africa, ha ottenuto ottime recensioni da riviste specializzate italiane ed europee ed è stato presentato in trasmissioni radiofoniche sudamericane ed europee. Nel 2008 entra a far parte del gruppo ELETTROswing con Stefano Rapicavoli alla batteria, Francesco Canavese alla chitarra e Pietro Leveratto al contrabbasso ed inizia una nuova collaborazione con la pittrice e performer Cinzia Fiaschi. Nel gennaio 2009 sempre per Philology esce il cd “Canzoni Censurate” insieme al suo quartetto formato da Jacopo Martini alla chitarra, Filippo Pedol al contrabbasso e Gabriele Mastroianni alla batteria. Nel febbraio 2009 viene nominata insieme ad altre 5 vocalist, miglior cantante 2009 per l’Italian Jazz Awards – premio Luca Flores. Nell’agosto 2009 è docente presso i seminari estivi “Marcello Melis” all’interno della rassegna “Ai confini tra Sardegna e Jazz” a Sant’Anna Arresi. In quell’occasione conosce Butch Morris che la vuole come voce solista nel concerto “Conduction 188” realizzata con un’orchestra di studenti e di musicisti professionisti newyorchesi ed italiani tra i quali A.Massaria, A.Succi ed E.Carpentieri Nel 2010 partecipa come ospite nel cd “Ma che musica! Vol. 3” (ed. Curci – a cura di Andrea Apostoli con la partecipazione del Gordon Ensemble, Carlo Cittadini Jazz Trio ed alcuni solisti dell’Orchestra Santa Cecilia di Roma). Dal 1991 insegna canto, improvvisazione jazz vocale. Nel 2005 a Roma, supera l’esame per insegnante Aigam (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale). Tiene seminari presso numerose scuole tra le quali l’Associazione Mosaico di Colle Val d’Elsa (insieme a Matteo Addabbo, Silvia Bolognesi e Andrea Melani) ed è stata docente di canto presso i seminari estivi “Marcello Melis” edizione 2009.
“TITTA NESTI / FRANCO SANTARNECCHI – Floatin’ – Philology 2008” Quantunque il nucleo centrale sia costituito da due soli strumentisti occorre riconoscere la varietà di quest’album. Ballad sentimentali, momenti onirici, spazi inquieti, tappeti sonori e finanche qualche esperimento più ardito di Titta Nesti: non manca niente in u lavoro apprezzabile per l’originalità e un’esecuzione attenta eppure non tesa. Dopo un’inizio sommesso, la cantante si infuoca nel finale di “What a little moonlight can do”, per poi esplodere nello scat di “You’d be so nice to come home to”, con un delizioso uso delle risonanze e del microfono. In quest’ultimo brano si riscalda anche l’animo del pianista, che si esibisce in un considerevole assolo alla Oscar Peterson. Il duo si trova maggiormente a suo agio sui tempi più sostenuti, ma non si risparmia neanche nella bella lettura di “We’ll be together again”. Franco Santarnecchi, poi, si rivela sempre una sicurezza nel garantire il giusto corso ad ogni brano, con la dose appropriata di sostegno ritmico e sensibilità armonica, ma con una fondamentale propensione verso il ruolo di accompagnatore, accresciuta dalla pratica al fianco di musicisti pop come Elisa e Lorenzo Cherubini…”
(Giampaolo Chiriacò da Jazz It – jazz magazine numero di maggio/giugno 2008)
“TITTA NESTI VOCE JAZZ – una rivelazione sulla scena italiana”
Ora lieve, ora increspata, talora sottile, tal’altra arrochita con estrosa abilità, la voce di Titta Nesti rispecchia una personalità artistica di rilievo e una rara curiosità intellettuale. Ce ne siamo accorti da gran tempo, seguendo la sua lunga, intensa attività in giro per i jazz club e ne abbiamo conferma ora con il cd “Floatin’”, disco d’esordio inciso per la Philology…..”
(Afo Sartori da Il Tirreno del 6 aprile 2008)
I Renai ha per scopo quello di sensibilizzare in modo capillare e diffuso i cittadini alla musica e alla cultura utilizzando come strumento il jazz e il mondo culturale che gli è correlato, letterario, cinematografico, storico, artistico in ogni sua accezione, oltre che musicale in senso lato.
I Renai programma iniziative che forniscano uno stimolo nuovo al la cultura, consentendo d’appassionandosi al jazz ed al suo mondo, che possiede forti elementi “educativi”. Un mondo che non è solo musica: è fatto di storia e di persone, riguarda aspetti quali le influenze e le modalità d’esprimersi nel cinema e nel teatro o in letteratura e nell’arte, o su culture diverse, non tralasciando le ‘contaminazioni’ che ha esercitato su altri generi musicali. <<Prossimo a compiere i suoi primi cento anni, il jazz si è frammentato in molte cose diverse per persone diverse: per qualcuno è una musica d’avanguardia, per altri invece è musica della tradizione. Ma il jazz è qualcosa di più che musica: ha una storia e una tradizione di pensiero, un immaginario e un vocabolario; ha la sua agiografia, con i suoi santi via via eletti oppure rimossi dal pantheon. È una forma d’arte in cui molti diversi codici simbolici vengono ora creati: su disco, nei film, nell’arte, nella letteratura, nella pubblicità, nella moda, nella lingua, persino nel cibo e nelle bevande.>>
I Renai vuol fornire dei primi spunti di conoscenza su questo grande mondo variegato con l’auspicio che possa fornire nuovi spunti di sensibilità culturale e umana per tutti coloro che credono che l’arte e il sapere, in ogni loro forma, siano arricchimento interiore e percorso di crescita.
Il nome dell’associazione deriva da “i renai”, i lavoratori pontederesi che cavavano dall’Era e dall’Arno, a mano, la sabbia per le costruzioni, insieme alle funi ed al laterizio (ai renai si affiancavano “i funai” e “i mattonai”). Attività, queste, che venivano svolte a Pontedera prima dell’arrivo della Piaggio.Il nome non è stato scelto a caso. L’associazione intende richiamare valori e tradizioni della Valdera e al contempo valorizzarne lo sviluppo, la ricerca di nuove identità culturali e la costruzione di percorsi fruttuosi del sapere e della crescita sociale.
Per tali motivi, I Renai è stata aggiunta alla “Tavola della musica del Comune di Pontedera”, nata per volere dell’Assessorato alla Cultura allo scopo di mettere in sinergia associazioni e soggetti che lavorano per la diffusione della musica, e che annovera tra i suoi membri l’Accademia della Chitarra Stefano Tamburini, l’Accademia Musicale Glenn Gould, l’Accademia Musicale Toscana, la Corale Città di Pontedera, il Festival Sete Sóis Sete Luas, Musicastrada, Premiata Filarmonica Volere è Potere e Spirito Jazz (Cavatappi Calcinaia).