La metafora della volpe.

Figura retorica che implica un trasferimento di significato, la metafora si ha quando, al termine che normalmente occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce un altro la cui “essenza” o funzione va a sovrapporsi a quella del termine originario creando, così, immagini di forte carica espressiva, almeno nell’intenzione dell’autore…
La caccia alla “Volpe” delle giubbe rosse.
volpe
Una Volpe che da vent’anni sfugge alla muta dei cani latranti (appunto: accanati…) che la inseguono.
Ogni tanto guaiscono e sbavano di piacere nella speranza di averla raggiunta. Cani e cacciatori più volte in questi vent’anni si sono illusi di averla costretta nel vicolo cieco di una tana. Più volte hanno dichiarato morta, più per sentenza che per colpo di fucile, la vecchia volpe. Più volte hanno stappato bottiglie di spumante (o meglio di esterofilo Champagne).
La sinistra vive, nella smagliante tenuta rossa, la sua effimera illusione di vittoria nella tradizionale ed aristocratica tenuta rossa della caccia alla volpe.
Nella molto conservatrice e molto “britsh” tenuta rossa d’ordinanza, tipica della caccia alla volpe ma anche di una sinistra antistorica.
Il dito punta la luna, ma la sinistra guarda il dito.
Sia i guaiti dei cani che le urla di gioia dei cacciatori, ancora con lo spumante in mano, ammutoliscono e si stracciano le vesti quando vedono la vecchia volpe sorniona, data per spacciata, schizzar fuori da sotto terra e ricominciare a correre.
caccia alla volpe 2
I Lord si intestardiscono nella caccia alla volpe invece di coltivare il proprio latifondo.
Langue il latifondo e il potere dei Lord.
I contadini fanno la fame, della volpe se ne fregano,  molti finiscono perfino per tifare “Volpe”.
Così è se vi pare.
Alessandro Tantussi

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