A cura dei Rome Prize fellows e del critico Christian Caliandro, inaugura il 30 gennaio TIME AND AGAIN, tra Italia e Stati Uniti. Cinque Mostre che interrogano le modalità in cui l’arte contemporanea reimmagina il passato, celebra nuovi inizi, evoca un’esperienza viva della storia, e chiama in causa sistemi di conoscenza irrigiditi e cronologie convenzionali
inaugurazione 30 gennaio | ore 18.00 | american academy | roma | ||
TIME AND AGAIN | ||
L’American Academy in Rome è lieta di presentare l’edizione 2014 di CINQUE MOSTRE, allestite in varie sedi dell’edificio McKim, Mead & White building e raggruppate sotto il titolo comune di TIME AND AGAIN. Le mostre, concepite e organizzate dagli attuali Rome Prize fellows e dal critico Christian Caliandro, comprendono una varietà molto ampia di opere in differenti media realizzate da artisti italiani e americani che interrogano le modalità in cui l’arte contemporanea reimmagina il passato, celebra nuovi inizi, evoca un’esperienza viva della storia, e chiama in causa sistemi di conoscenza irrigiditi e cronologie convenzionali. Con iniziative come questa, l’American Academy in Rome dimostra il suo costante supporto a artisti, scrittori e studiosi innovativi, che vivono e lavorano insieme in una dinamica comunità internazionale caratterizzata dal dialogo interdisciplinare.
CONCRETE GHOST, a cura Christian Caliandro: Nanni Balestrini, Anna Gimon Betbeze, Hamlett Dobbins, Tony Fiorentino, Catie Newell, Reynold Reynolds, Giuseppe Stampone, Marco Strappato, Thomas Kelley, Catherine Wagner DANCE MACABRE: Diana Machulina CONCRETE GHOST, a cura Christian Caliandro Gli artisti riuniti in Concrete Ghost / Fantasma Concreto condensano, ognuno a modo suo, la sensazione diffusa di sospensione che attraversa questo presente. L’idea della mostra è liberamente tratta da un testo di Giorgio Vasta, Italian Affiliated Fellow in Letteratura all’American Academy in Rome. E’ qualcosa di molto preciso, e al tempo stesso inafferrabile, ineffabile, evanescente. È la condizione di un fantasma dotato di corpo, di sensi, di sensualità, di un cervello che comprende. Il fantasma corporeo è l’esatto opposto di un corpo che svanisce: dall’evanescenza, dall’incorporeità, dall’immaterialità esso tende infatti alla concretezza, alla fisicità. Il fantasma concreto è dunque un movimento, una tensione, un meccanismo orientato, un’atmosfera fatta di oscurità controllata e dominata perfettamente. DANCE MACABRE Dalle rovine alle reliquie nelle chiese ai corpi imbalsamati nelle catacombe, i memento mori sono ovunque a Roma, una città i cui piaceri terreni sono indelebilmente associati a La dolce vita. Roma è soffusa di edonismo e malinconia; i piaceri della vita sono ineluttabilmente intrecciati alla tristezza e all’inevitabilità della morte. Meditazione contemporanea sulla doppia identità di Roma, Dance macabre rivisita i “Dance Diagrams” di Andy Warhol, aggiungendo ad essi partner scheletrici che infestano i passi dei ballerini tracciati sul pavimento. FOUND REALITIES Found Realities è lo studio per una collezione di oggetti domestici e comportamenti irreali che espongono, proiettano, e riflettono su una cultura materiale fantastica e sull’evidenza di un ricercatore finzionale, inaffidabile. Il lavoro è composto da una serie di oggetti bizzarri, dalle descrizioni grafiche del loro uso previsto e della loro sistemazione nonsense, e da elaborate note narrative ‘sul campo’ che espongono queste verità presunte. Ogni cosa, a prima vista, appare ‘fuori’ e anormale secondo le nostre tendenze attuali, sospesa tra associazioni familiari e un apparato documentario che sembra al tempo stesso meticoloso e irreale. Allestiti all’interno di un laboratorio archeologico, gli oggetti misteriosi, i disegni elaborati e le note appassionati traggono spunto da oggetti, documenti e sistemi di annotazioni di siti archeologici, ponendo Found Realities in delicato equilibrio tra equilibrio e verità presunta. HISTORY RECAST History Recast offre un’indagine ravvicinata delle relazioni tra fotografia e la scultura romana nell’arte contemporanea. Riconsiderando la riflessione del critico francese André Malraux, il quale nel 1947 affermò che la storia dell’arte – e in particolare della scultura – era diventata “la storia di ciò che può essere fotografato”, questa mostra esplora i modi in cui gli artisti oggi usano la macchina fotografica non più semplicemente per documentare la scultura. Invece, essi adottano la fotografia per creare nuove visioni di oggetti iconici che mettono in discussione i modi in cui percepiamo il nostro patrimonio, i nostri sistemi di sapere e noi stessi. La mostra si concentra su fotografie e oggetti posizionati a Roma e nei dintorni, nei musei o nelle collezioni della città per gettare una luce nuova sulla Città Eterna come laboratorio in cui scavare il passato e la nostra esperienza viva della storia. LUMEN Ispirata alla nuova affinità di Papa Francesco con la luce come metafora del cambiamento, LUMEN astrae e ricontestualizza un atto di contemplazione spirituale. Sviluppando una considerazione secolare del palpabile senso di speranza del Papa, LUMEN, un’esperienza interdisciplinare e multisensoriale che sintetizza varie forme artistiche, riconfigura la sensibilità contemporanea riconsiderando l’inginocchiatoio, il sito tradizionale dell’orante. Elementi audiovisivi e piante di timo creano un ambiente immersivo, profumato che rimuove l’inginocchiatoio dal suo contesto archetipico. La reliquia fisica, l’oggetto convenzionale di devozione viene sostituito da una videoproiezione di luce e da una composizione musicale che risponde al movimento del video. Mentre l’inginocchiatoio rimane iconico nella scala e nell’orientamento, non richiede più all’osservatore di riconoscere una fede specifica, ma piuttosto incoraggia una nuova e aperta esperienza contemplativa. The American Academy in Rome L’American Academy in Rome è una delle principali istituzioni americane all’estero per lo studio e per la ricerca avanzata nelle arti e nelle discipline umanistiche. Da oltre 118 anni, l’Academy offre ad alcuni dei più promettenti artisti e studiosi americani sostegno economico, tempo, un ambiente capace di ispirare la riflessione intellettuale e un profondo scambio culturale. Ogni anno, attraverso un concorso nazionale (Rome Prize), l’American Academy in Rome mette a disposizione fino a trenta borse di studio nelle seguenti discipline: architettura, architettura del paesaggio, arti visive, composizione musicale, design, letteratura, restauro e conservazione, studi classici, studi italiani moderni, studi medievali, studi sul Rinascimento. L’Academy nomina inoltre alcuni borsisti italiani attivi sia nelle arti che negli studi umanistici. Accoglie inoltre, su invito del direttore, un gruppo di illustri artisti e studiosi da tutto il mondo che partecipano alle dinamiche attività della comunità dell’Academy ospitata nella storica sede del Gianicolo. L’American Academy, fondata nel 1894 e riconosciuta come istituzione privata con un Atto del Congresso del 1905, si sostiene con donazioni di privati cittadini, fondazioni, aziende e con finanziamenti offerti dai National Endowments for the Arts and Humanities. Delle oltre trenta accademie straniere presenti a Roma, l’American Academy è l’unica a non essere sostenuta interamente dal suo governo, dipendendo prevalentemente dalle donazioni private. ______________________________ CINQUE MOSTRE 2014 Orario: la mostra è aperta venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19 fino al 2 marzo 2014 Contatto: American Academy in Rome Immagini: Catherine Wagner Anna Betbeze, Marble, 2011 Giuseppe Stampone, Architettura Fascista, 2013 |