MAMMASTAR feat. RAGGI FOTONICI IL RITORNO DI VALERIA ROSSI A 10 ANNI DI DISTANZA

Basta un solo ascolto al brano “La canzone di Peppa” per scoprire il nome dell’artista che si cela dietro lo pseudonimo Mammastar: il brano, per il quale ora è disponibile online anche un lyrics video, sancisce il grande ritorno dell’inconfondibile voce di Valeria Rossi.
CV_MAMMASTAR
La cantautrice, pluridisco d’oro con il tormentone “Tre Parole” del 2001, ha deciso di tornare in scena con un progetto collaterale e diverso come quello di Mammastar, un modo di essere al passo coi tempi, e che incarna un perfetto cambio di ruolo nella vita dell’artista assente dalle scene discografiche dal 2004.
“La canzone di Peppa”, brano inedito scritta da Valeria e liberamente ispirato al popolare cartone animato di Peppa Pig, è dedicata a tutti i bambini ed alle loro mamme: ognuna a suo modo “star” per il solo fatto di essersi presa l’impegno di essere madri al giorno d’oggi.
Celarsi dietro lo pseudonimo Mammastar è un modo per incarnare un approccio carezzevole di fare musica impastando una metrica da canzone d’autore con testi curiosi, allegri e sognanti. Parametri che in realtà hanno sempre contraddistinto le opere dell’artista.
Il brano vede la partecipazione straordinaria di Mirko Fabbreschi, voce storica dei cartoni animati italiani e fondatore della band dei Raggi Fotonici, gruppo leader nella musica per ragazzi, coinvolto durante la lavorazione del brano nello studio del marito produttore di Valeria, Pietro Foresti.
L’intento è rallegrare non solo i bambini ma anche le loro mamme e papà. Il singolo è solo il primo di una serie di brani originali, colonna sonora della quotidianità del rapporto madre-figlio nei momenti più significativi, le gite, i pasti, la nanna, coccole e le inevitabili incomprensioni. Ed è indubbio che nell’ultimo periodo il personaggio di Peppa Pig sia entrato nella case delle famiglie italiane in modo estremamente significativo diventando un vero e proprio fenomeno.
«Siamo tutte Mammestar. Per essere Mammastar non è necessario fare imprese eccezionali, crescere un figlio è già un impresa eccezionale». 

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