Il Wu Ming Contingent è in pratica la sezione musicale di Wu Ming, un collettivo di scrittori e
attivisti politici attivo fin dal 2000 (quando divennero la sezione bolognese del Luther Blisset
Project dopo aver partecipato alla stesura del romanzo Q), autore di numerosi libri appartenenti
alla corrente letteraria New Italian Epic (l’ultimo libro appena uscito è “L’Armata dei Sonnambuli”),
impegnato in estesi tour di presentazione/incontri col pubblico, in prima linea nelle lotte e nel
dibattito politico della sinistra radicale e no-global. Il processo di formazione del Wu Ming
Contingent inizia nel 1995. In quell’anno il gruppo hard rock Frida Fenner accompagna lo scrittore
Enrico Brizzi per un reading di voce e rock’n’roll del romanzo “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”:
il cantante è Joe K che più tardi diverrà Wu Ming 2. Sempre nel 1995 gli X-Ray men collaborano col
poeta Gilberto Centi al reading del “Navigatore Cieco”: nella formazione ci sono Yu Guerra (basso)
e Cesare Ferioli (batteria). Contemporaneamente si riformano i Nabat storica formazione dell’Oi!-
punk italiani per incidere Nati Per Niente: il chitarrista Riccardo Pedrini diverrà poi Wu Ming 5.
Dopo 17 anni questi 4 musicisti decidono di unire le loro forze e produrre una musica che
capovolga la struttura autore che legge i propri testi + gruppo che suona. Al suo posto una musica
declamata con scarne linee vocali: programmaticamente il filone musicale scelto dal gruppo è
quello del post-punk. Dopo qualche mese di prove in condomini e salette di fortuna, nasce il Wu
Ming Contingent (omaggio al Wu Liao Contingent, album collettivo delle 4 maggiori band Oi!
cinesi). I testi attingono alla rubrica Wu Ming Wood scritta dal collettivo Wu Ming per GQ fra il
2010 e il 2012. La prima uscita live è del 16/05/2013 e quasi uno anno dopo esce l’album d’esordio
Bioscop per la Woodworm. Se i testi sono brevi biografie di 10 sbilenchi personaggi (Peter
Kolosimo, Mobutu, Gaetano Bresci, Socrates, Ho Chi Minh), le influenze musicali come già
accennato spaziano fra il power rock dei Sonics al cui canone appartengono il power rock di Uno
Spettro e di Soldato Manning con 2 (!) melodie sovrapposte e coda pianistica alla Jerry Lee Lewis e
il rock’n’roll senza fronzoli di La Notte del Chueco, il convinto assalto commando alla Clash di Dio
Vulcano, le strutture scarnificate-alienate-desolate del dark punk tenuto a battesimo dai Public
Image Limited che risuonano nel battito soffocato e nevrotico alla Joy Division di Socrates, nella
vignetta impressionista alla Wire di Peter Norman e nella litania di Cura Robespierre (con un
pizzico di Pornography dei Cure). Più interessanti e luminosi gli esperimenti funk dub alla Pop
Group di Stay Human e La Rivoluzione (questa più ambientale) e infine la no wave cadenzata con
sax cacofonico e petulante di Italia Mistero Kosmico. Il tutto condito col motorik beat dei Neu!.
Chiaramente questa è la musica che al Wu Ming Contingent piace: qualcosa che fa parte della loro
gioventù musicale certo, ma che rimanda POLITICAMENTE al tema portante e alle suggestioni
stilistiche e concettuali della rivoluzione, dell’ipnosi, dell’irretimento di massa, della dimensione
teatrale e della necessità di cambiare nome come lo zio Ho di Uno Spettro.
di Alfredo Cristallo
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