Dopo un warm-up abbastanza refrigerante e sicuramente TROPPO lungo, per RIVER FEVER @ArnoVivo – Pisa, finalmente eccolo Lorenzo Nada in arte God Bless Computers a presentare il suo ultimo lavoro dal titolo molto esplicativo “Veleno”. Formatosi a Berlino, di origine bolognese, Lorenzo è molto comunicativo e le sue performance accattivanti. In questo suo nuovo lavoro, sempre alla ricerca del Suono con la S maiuscola, Lorenzo ha campionato la natura accorgendosi che è stata avvelenata. Percepiamo il suono di ramoscelli calpestati che si spezzano nella nostra mente ed immaginiamo di essere in boschi con ruscelli psichedelici e che tutto questo potrebbe andare perduto per sempre se non impostiamo il nostro futuro verso un rispetto consapevole per tutto ciò che ci circonda. C’é un che di sacro che non andrebbe violato se non si vuole vicendevolmente soccombere. Veleno è prodotto da White Forest Records e Fresh Yo! Label, mentre il primo lavoro dell’artista era stato prodotto dalla Equinox Records di Berlino, etichetta attiva nel panorama musicale dal 2002. Lorenzo ha vissuto a Berlino affacciandosi tramite questa suggestiva città sul Panorama Europeo della musica elettronica e calcando le scene di numerosi palchi in Italia e all’estero (basti pensare per es. Club 2 Club a Torino e Robot Festival di Bologna per quanto riguarda l’Italia). Coltiva diverse passioni oltre alla musica ed un sano amore per la natura. Si pone molte domande anche sul suo blog che sicuramente i suoi fan conosceranno bene e che per chi ancora non lo conoscesse è raggiungibile da questo link:
http://godblesscomputers.com/
Veleno è acquistabile anche su Vinile, ma in tiratura limitata di 200 copie. Ottima mossa per il nostro Lorenzo che dimostra così di amare i contrasti: imprimere un lavoro di musica elettronica su vinile è un po’ come unire due mondi e due epoche e fa sognare… L’album è ovviamente disponibile anche in digitale ed acquistabile su Itunes.
Prodotto da White Forest Records e Fresh Yo! Label
Distribuito da White Forest Records
Masterizzato da Matteo Lo Valvo
Artwork di Jonathan Calugi
Design di Luca Ritucci