Con la mostra Secessione e Avanguardia. L’arte in Italia prima della Grande Guerra 1905-1915, la Galleria nazionale d’arte moderna intende approfondire un momento di particolare fervore innovativo all’interno della cultura artistica e letteraria italiana immediatamente precedente la prima guerra mondiale. | ||
fino al 15 febbraio 2015 | galleria nazionale d’arte moderna | roma | ||
SECESSIONE E AVANGUARDIA. L’ARTE IN ITALIA PRIMA DELLA GRANDE GUERRA 1905-1915 | ||
Un periodo breve – ideologicamente segnato da contrasti politico-sociali e da un crescente nazionalismo – durante il quale artisti e critici si interrogano sui concetti di modernità e avanguardia.
Mentre l’Ottocento, il ‘secolo lungo’, moriva, e con esso veniva meno l’entusiastica fiducia nel progresso della belle époque, una generazione di giovani artisti si poneva in contrapposizione al consolidato sistema ufficiale delle esposizioni (le mostre degli Amatori e Cultori a Roma, le Biennali a Venezia), contestando i criteri conservatori e selettivi che regolavano partecipazioni ed esclusioni, rivendicando libertà espressiva e autonomia di canali espositivi alternativi. Come era già avvenuto a Monaco, a Berlino, a Vienna, gruppi di artisti italiani giovani e meno giovani sceglievano di associarsi nel comune segno della Secessione, sia interpretata, alla lettera, come separatismo, divisione netta e antagonistica, sia come manifestazione che raccoglieva le forze più innovative intorno a concetti modernisti, ma in cui non tardarono a penetrare elementi di avanguardia. La mostra della Galleria nazionale prende l’avvio dal 1905, anno in cui Gino Severini eUmberto Boccioni organizzano nel Ridotto del Teatro Nazionale di Roma una Mostra dei Rifiutati la quale, benché non riuscisse pienamente nel tentativo di opposizione efficace alle esposizioni annuali degli Amatori e Cultori, costituì un primo germe di opposizione. Attraverso otto aree tematiche – che comprendono circa 200 opere, di cui 129 prestiti provenienti per lo più da musei europei e collezioni private – il percorso si apre all’inizio del secolo nel clima del socialismo umanitario, di cui Giuseppe Pellizza da Volpedo è precursore, raccolto a Roma intorno a Giovanni Cena, Duilio Cambellotti e Giacomo Balla, qui presente con il ritratto monocromo di Lev Tolstoj. Seguono gli artisti italiani che avevano avuto una significativa partecipazione alle esposizioni europee indipendenti o secessioniste: Gaetano Previati, ammirato per la spiritualità simbolista al Salon de la Rose-Croix e alla Internationale Kunstausstellung di Monaco; Medardo Rosso, che partecipa alla grande rassegna sull’impressionismo organizzata dalla Wiener Sezession nel 1903; Giovanni Segantini, presente sia al Salon du Group de XX a Bruxelles sia alle esposizioni della Secessione di Monaco e di Vienna, invitato dagli artisti stessi della cerchia klimtiana. L’iniziativa rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale. ______________________________ Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea Orari di apertura martedì – domenica dalle 10.30 alle 19.30. Venerdì fino alle 22.00 (la biglietteria chiude alle 18.45; il venerdì chiude alle 21.15). Chiusura il lunedì Ufficio stampa GNAM
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