NICOLA BARGHI: ELETTROSHOCK

ELETTROSHOCK-COPERTINA

Nicola Barghi è un cantante e songwriter toscano (di Pontedera per la precisione) attivo fin dai primi anni Duemila e conosciuto in Italia ed Europa per il suo progetto Italian Britpop e per la sua band NoOneBand con cui porta in tour il suo set di cover dei Beatles. Già perché la missione di Nicola Barghi è quella di rinverdire i fasti dei Fab Four di Liverpool, della swinging London e in genere del pop anni Settanta, beat e psichedelia gloriosamente incluse. Per il suo lavoro ha ottenuto recensioni favorevoli dalle maggiori testate italiane e i personali complimenti da PAUL McCARTNEY in persona. Barghi ha esordito nel 2002 con I Must Be Wrong in cui esponeva il suo programma revivalistico. Nel 2004 pubblicava Mind State più psiochedelico e sperimentale co-avvalendosi della collaborazione di Steve Carling e nel 2005 Time Of Var con inflessioni più jazzate, sfondando infine nel 2010 con il beatlesiano Sunny Day che lo proiettò a una maggiore notorietà e lo fece conoscere al grande pubblico Così il nuovo LP Elettroshock della fine del 2014 arriva a chiudere il cerchio o a proporsi come eccellente sintesi dei lavori precedenti. L’album è stato prodotto interamente da Barghi e missato sempre da lui e da Federico Corazzi (che appare comeco produttore artistico di buona parte dei pezzi in particolare principalmente di 2 brani e si è occupato del mastering) all’Elfland Studio nella provincia di Pisa. Elettroshock è un album eclettico e frizzante che allinea in poco più di 38 minuti un poutpourri di brani deliziosamente pop senza mai perdere il ritmo yé-yé. In pratica l’album è un appassionata rivisitazione del sound britannico degli anni Sessanta e Settanta che recupera tutte le suggestioni e le atmosfere dell’epoca come se il tempo si fosse fermato. La tecnica melodica preferita è quella della ballata pop ma inserita in un contesto sofficemente psichedelico così da darle una patina di revival: in questo senso Barghi non cita solo i Beatles o i Pink Floyd più pop ma anche i loro più geniali epigoni degli anni Ottanta (ad es. XTC e Robyn Hitchcock). Racchiuso fra i due trascinanti brit-pop dell’iniziale We Felt Fine e della title-track (il brano finale, uno dei 2 soli brani cantati in italiano).

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L’album scorre piacevole e rilassato fra la dance-pop di A Show con chitarre westcoastiane, i pop riflessivi e rallentati di Blow Away (con finale bisbigliato), Don’t Take It Bad (che si avvale di un geniale arrangiamento jazz-lounge e la notturna Night Again (con rumorini di synth in sottofondo) per riaccendersi con i due power pop di On The Other Side e Bugie (l’altro brano in italiano) e lo scatenato boogie alla Led Zeppelin di Little Girl con tanto di chitarra sanguinolenta. Completano l’opera le cover di Lonely Boy (dei Black Keys) e Old Brown Show (naturalmente di GEORGE HARRISON ma reinterpretata con cadenze da incubo). Elettroshock è un ottimo album ben cantato, ben prodotto, ben assemblato insomma ben tutto. Niente di rivoluzionario ma si può ascoltare in continuazione senza stancarsi mai!

di Alfredo Cristallo

© 2014 Nicola Barghi

Executive Producer – Nicola Barghi
Digital Distribution – Believe Digital
Published – RockEstra Srl
Recorded – Nicola Barghi at Elfland Studio, Camugliano (PI)
Mixed – Federico Corazzi and Nicola Barghi at Elfland Studio, Camugliano (PI)
Mastering – Federico Corazzi at Wannarock Studio, Stagno (LI)

Cover Concept by Francesca Pasquinucci – Imaginarium Graphic Studio – www.imaginariumgraphicstudio.c­om

Website – www.nicolabarghi.com
Facebook Page – www.facebook.com/nicolabarghif­an
Twitter – www.twitter.com/nicolabarghi

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