ll Pistoia Blues è lieto di ospitare durante i giorni centrali della 36esima edizione del Festival (dal 17 al 24 luglio) il “Fender Vintage Museum”, una mostra interamente dedicata alla Fender, storico produttore americano di chitarre elettriche, amplificatori, bassi e molto altro. Si tratta della più grande raccolta al mondo di strumenti a corde “solid body” e amplificatori prodotti dalla Fender. Il museo ripercorre il periodo d’oro della Fender mostrando tutti i modelli di strumenti elettrici ed amplificatori costruiti dal 1951 al 1974 anno della sua cessione ad altra società.
La collezione è privata e appartiene all’associazione “Prisma Melody” di Flavio Camorani e Michela Taioli che da anni la portano in giro per il mondo. «Gli oltre 100 esemplari – affermano – sono stati riuniti in trent’anni di meticolosa perizia e passione e saranno esposti al pubblico con rispettive targhette identificatrici in ordine cronologico e filologico».
Fender ha ideato la prima chitarra elettrica prodotta in serie nel 1951, la Broadcaster (originalmente chiamata Esquire e successivamente Telecaster), il primo basso elettrico prodotto in serie, il Precision Bass, oltre alla famosissima Stratocaster (1954).
Cataloghi, manifesti, documenti, memorabilia e fotografie originali dell’epoca corredano e donano valore aggiunto al Museo Fender Vintage. L’intera collezione è illustrata e raccontata minuziosamente, con schede tecniche e fotografie nei libri “Our Vintage Soul” volume 1° e 2°.
Dal 17 al 24 luglio, al teatro Bolognini di Pistoia, ingresso 8 euro, 5 euro (biglietti in prevendita sui circuiti tradizionali) invece se in possesso di un biglietto per il Pistoia Blues Festival che si svolgerà dal 1° al 24 luglio con grandi star come Mumford & Sons (1/7), Counting Crows (3/7), Hozier (7/7), Passenger (15/7), The Darkness & Black Label Society (18/7), Dream Theater (19/7), Santana (21/7) e Sting (23/7).
Info: www.pistoiablues.com