I Fox Thunder And Majestic Patriots (d’;ora in poi abbreviati in FTMP) sono un progetto musicale romano nato nel 2013 quando Martino “Wolf” Carletti (basso) e Alessandro “;Pavoni” Ciattaglia (voce) entrambi provenienti da Albano laziale si uniscono a Giovanni “Mela” Melarancia (chitarra, voce) e a Marco “Green” Savioli (batteria, chitarra, voce) si riuniscono per dare vita a un progetto musicale di crossover fra funky e hard-rock sulla linea dei Living Colour, dei Rage Against The Machine e naturalmente dei Red Hot Chili Peppers di cui assorbono il tipico groove. Le registrazioni del loro primo album sono iniziate addirittura nell’estate del 2014 ma solo con l’avvento del tecnico del suono Daniele Carbonelli (del Polo Sound Recording Studio) il gruppo è infine pervenuto a pubblicare nella primavera del 2016 il loro primo album F.T.M.P.
Nel frattempo si sono impegnati una fruttuosa serie di concerti a Roma e nelle province limitrofe. Nonostante il lungo periodo di gestazione, il disco in realtà è stato registrato in meno di un mese e senza sovraincisioni per riprodurre al meglio l’esperienza dei loro infuocati concerti. La loro musica massiccia, potente e precisa si pone nel solco del funk-punk dei primi anni Novanta che prendeva le mosse dai P-Funk di George Clinton e dal soul funk di James Brown e lo amalgamava con l’hardcore di S. Francisco (quello dei Dead Kennedys) e il jazz-funk dei Living Colour proponendo quindi uno stile ibrido fra trash, funk e hip hop tanto epidermico quanto esilarante. Caratteristiche tipiche di questo stile sono gli assoli infuocati e acrobatici di chitarra alla Vernon Reid, IL canto potente e chiaro, IL basso sismico e LA batteria funambolica e inarrestabile. Con queste premesse gli otto brani che compongono l’album si dividono equamente fra quelli maggiormente influenzati dai Living Colour e quelli influenzati dai Red Hot Chili Peppers. Al primo filone appartengono il singolo Charlie The Dyno (un funky con chitarra galattica), Quokka’s Ballad un funky rock percosso da inesorabili staffilate di chitarra e concluso gloriosamente con un assolo hendrixiano, il power rock di With Me Now con insoliti baluginii di psichedelia e il power rock ferroviario di Monkey che riprende l’andatura martellanti e ultrasonici dell’Helios Creed più funky. Al secondo filone con tutto il corredo della musica corporea, vivace e parodistica tipica dei Red Hot Chile Peppers appartengono gli ultimi quattro brani che non si discostano in effetti dai loro modelli (tipici esempi sono Tom Jumpin’s e Backwoods che è peraltro una cover dei RHCP) se non per alcuni piccoli ma interessanti particolari (la progressione chitarristica di She&’s Gone e il rap metal di Porn-O- Town).
F.T.M.P. è un album d’esordio interessante che lascia ben sperare per il prosieguo della carriera di questa band alle prese con un genere che a livello professionale ha pochi altri interpreti nel panorama nazionale.
di Alfredo Cristallo