BABELE A NORD – EST Idee * letteratura * confronti Il Festival curato da VITTORIO SGARBI Con l’ausilio di Alba Donati e Lea Codognato Un’iniziativa della CITTÀ DI PADOVA 18 – 23 ottobre 2016

5, 100, 500. Babele a Nord Est, il Festival curato da Vittorio Sgarbi inizia con alcuni numeri, gli anniversari di tre grandi scrittori: Zanzotto, Bassani e Ariosto. E’ esattamente Il 18 ottobre di cinque anni fa che se ne andava uno dei maggiori poeti italiani, Andrea Zanzottoche verrà ricordato dal critico Giorgio Ficara e dal poeta  Stefano Dal Bianco. Ad arricchire l’incontro la visione di un’intervista del 1988 grazie alla collaborazione con le Teche Rai. E ancora i 100 anni dalla nascita di Giorgio Bassani, anche lui padano, che verrà rievocato da Massimo Onofri e Silvio Ramat prima della proiezione del film Il giardino dei Finzi Contini tratto dal suo romanzo più famoso. E 500 anni invece sono passati dalla prima edizione dell’Orlando Furioso scritto da Ariosto nel 1516. Ne parleranno Nuccio Ordine e lo stesso Vittorio Sgarbiin quello che sarà l’evento di apertura di Babele.

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Molti saranno ancora gli scrittori protagonisti di questa prima giornata: nella sezione dedicata ai Grandi Veneti, tocca a Dino Buzzati, di cui vedremo Il deserto dei tartari, introdotto da Giorgio Vasta e da Alessandro Mezzena Lona e tocca anche ai grandissimi poeti di area dialettale. Un vero omaggio alla lingua veneta, e più in generale di area nord-est, nella lettura che Andrea Pennacchi farà di Giacomo Noventa,Virgilo Giotti, Biagio Marin e molti altri, interrotta solo dagli interventi di due poeti che scrivono anch’essi in dialetto, ovvero Gian Mario Villalta eGiovanni Previdi.

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E ancora scrittori e dialoghi sullo scrivere, sugli spazi interiori ed esteriori che percorre uno scrittore, con Elena Stancanelli, autrice de La femmina nuda (La nave di Teseo) e Giorgio Vasta, autore di Absolutely nothing (Quodlibet). E ancora Andrea Molesini e Giorgio Pressburger. E ancora una conversazione sui luoghi abbandonati con la scrittrice, abbandonologa, Carmen Pellegrino, Mauro Minervino e Daniele Kihlgren, che i luoghi abbandonati li compra e li salva dal degrado.

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Babele prosegue fino ad arrivare al suo cuore pulsante: l’Islam. La prima giornata è dedicata al ‘velo’, lo Hjiab, simbolo di libertà per alcune donne musulmane e simbolo di inferiorità per molte altre. Ma sarà il tema della violenza, della condizione complessa che la donna vive nelle società islamiche il vero argomento di discussione. Insieme a Giuliana Sgrena, vittima anni fa di un rapimento in Iraq, la giovane blogger Amina. Era una studentessa di liceo quando il 1º marzo 2013 ha messo su Facebook una fotografia a seno nudo con una scritta ‘ il corpo appartiene alla donna’, subendo minacce dai Salafiti. A discutere con loro Filippo Maria Battaglia, autore di un libro sul maschilismo in Italia, Michela Fontana, Padre Enzo Fortunato direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, la giornalista turca Selin SanliEdoardo Vigna del Corriere della Sera.

 

In occasione di “Babele a Nordest” l’Assessorato alla cultura organizza, a partire da martedì 18 ottobre, nel Salone del Palazzo della Ragione, sede dei principali appuntamenti del festival, una mostra fotografica intitolata “Visi d’arte”: i ritratti di scrittori di Pierantonio Tanzola rimarranno esposti fino al 6 novembre.

 

Sempre nella giornata inaugurale, al Teatro Verdi, alle ore 21.15, ci sarà il concerto Due come noi che… con Gino Paoli e Danilo Rea.

 

Babele a Nord-Est, festival curato da Vittorio Sgarbi, nasce per volontà dell’Amministrazione comunale e del suo Sindaco, Massimo Bitonci. È stato realizzato con l’ausilio del Presidente del Gabinetto Vieusseux, Alba Donati e di Lea Codognato. Prosegue fino a domenica 23 ottobre con moti altri ospiti.

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