Luca Burgalassi è un eccellente chitarrista blues livornese. Ha cominciato a suonare la chitarra a 6 anni e a comporre a 12. Si diploma col massimo dei voti in chitarra acustica all’Accademia Lizard di Fiesole con Giovanni Unterberger e Fabrizio Di Salvo, e si perfeziona successivamente con Franco Morone, Armando Corsi, Steve Trovato, Franco Mussida,
Mike Sterne. Impara così le tecniche chitarristiche del folk blues, l’uso dell’accordatura aperta e degli strumenti tradizionali (lap Steel, mandolino, dobro, armonica. Con il gruppo East&West pubblica 4 album West Coast, A Tales From Cat Stevens’ Songbook, East&West, Coast To Coast, progetto di un viaggio musicale e teatrale attraverso la musica dei cantautori tradizionali statunitensi. Ha insegnato chitarra acustica in varie scuole tra cui i centri Lizard di Livorno e Grosseto.
Nel 2015 esce il suo primo disco solista Shadows and Fragments edito da Video Radio Edizioni Musicali e Discografiche che costituisce una cavalcata interamente acustica dal folk tradizionale inglese ed irlandese, al country americano, al blues delle piantagioni, allo swing degli anni Venti, al jazz degli anni Quaranta, albeat degli anni Sessanta al rock blues degli anni Settanta. Nel suo nuovo album Windward uscito nel Dicembre 2016, Burgalassi ha affiancato i brani acustici a brani con la chitarra elettrica pur rimanendo fedele al suo amore di base, il folk blues classico. Il suo stile nostalgico ed essenziale quasi indifferente al passare del tempo, pacatamente filosofico e meditazionale al limite dello zen costituisce un lucido esempio di musica psicologica e subdola in quanto esprime una forma-dialogo per ballate adulte cantate con tono vissuto da menestrello introverso ed esistenziale. A dominare quindi sono i blues rilassati alla Eric Clapton e nostalgici come la title track e Down On Me, i blues elegiaci come The Sweetest Blues e Don’t Waste Your Time e i roots rock come Fields Of Innocence e Lone Rider. Tutti questi brani formano un efficace canzoniere dal sapore realista dolce-amaro, né estatiche come nella tradizione hippie ma neanche malinconiche come quelle dei folk singer del Greenwich Village. Leggermente discoste da questo milieu sono il blues epico e corale di Another Tomorrow e quello di Winter Lady dalle partiture eccezionalmente intricate , il jazz blues estivo di Walk By Yourself, il calypso rallentato di The Turn. In questi brani rimane comunque inesausto l’atteggiamento immanente e universale come di chi osservasse le vicissitudini quotidiane da una distanza incolmabile come in una fotografia sfumata o in bianco e nero. L’album è stato mixato e masterizzato allo studio Il Poderino di Casale Marittimo (PI); nel disco hanno suonato Giovanni Apicella alla batteria, Giacomo Bertaccini e Daniele Nannini al basso elettrico, Nino Pellegrini al contrabbasso, Matteo Fusaro al piano. Tutti gli altri strumenti sono suonati da Burgalassi, sue sono le composizioni e tutti gli altri contenuti artistici e fotografici. Il disco è stato pubblicato su etichetta VREC/Audioglobe.
di Alfredo Cristallo