[PART 2]
Ogni europeo dovrebbe conoscere la storia e i nomi dei padri fondatori dell’Europa, come ad esempio Monnet, De Gasperi, Shumann, Adenauer. Sebbene tutti questi personaggi storici fossero stati di notevole levatura politica, non avrebbero mai potuto attuare l’unione fra gli Stati, senza una regia in grado di consigliarli, come solo un Grande Fratello avrebbe saputo fare. Questa eminenza grigia, che iniziò a operare dietro le quinte già dagli anni ’20 del 1900, grazie al cospicuo appoggio d’influenti amici (un barone e un banchiere), poté influenzare i precursori del pensiero europeo, come Aristide Briand (1862 – 1932) uomo politico francese che fu attivo fautore della collaborazione tra gli Stati e della soluzione pacifica dei conflitti, politica basata sulla Società delle Nazioni; Francesco Saverio Nitti (1868 – 1953); ma anche il direttore della rivista Antieuropa Asvero Gravelli (1902 – 1956); e persino Benito Mussolini, il quale ebbe alcuni incontri a porte chiuse, proprio con l’eminenza grigia di nome Richard Coudenhove-Kalergi (1894 – 1972). Di questi incontri segreti tra i due, e soprattutto il contenuto delle loro conversazioni, resteranno sepolte con l’esecuzione sommaria di Benito ad opera del misterioso partigiano Walter, e con il sospetto suicidio del Conte. Sull’eccentrico personaggio sono state stese molte pagine d’approfondimento, introvabili nei libri di storia, ma diffuse ampiamente in ambienti anticonformisti. Per non restare ingannato da opinioni tendenziose di condizionatori notturni, ho dovuto triangolare le ricerche, ma fintanto restavo intrappolato nella rete virtuale, il dubbio di incontrare informazioni concrete sul conte Kalergi era forte; l’ostinazione però mi ha premiato con l’autobiografia (Una vita per l’Europa, Ferro Edizioni, Milano, 1965, pp. 404), un raro libro che può offrire un quadro più chiaro sulla sua personalità carismatica, e sui legami politici maturati nell’arco di quaranta anni, dal 1922, al 1962, in Europa, e in America. Comprendere della sua esistenza in questo mondo, è possibile giungere alle seguenti conclusioni: i suoi alti ideali superano la limitata visione dell’uomo qualunque; trascende nei secoli attraverso i discepoli; le sue parole possono diventare profezie auto-avveranti. L’uomo del lontano futuro sarà un meticcio. Le razze e caste odierne saranno vittime del superamento di spazio, tempo e pregiudizi. La razza del futuro euroasiatica-negroide, sarà molto simile agli antichi egizi e sostituirà la molteplicità dei popoli con la molteplicità delle personalità. (…) Precursore dell’uomo planetario del futuro, nell’Europa moderna è il russo come meticcio slavo-tartaro-finnico perché esso, tra tutte le popolazioni europee possiede meno razza, è il tipico uomo pluri-anime con l’anima ampia, ricca, omnicomprendente. Il suo più forte antipode è il britannico insulare, prodotto da un incesto intenso con una sola anima, la cui forza sta nel carattere, nella volontà, nell’essere unilaterale. A lui l’Europa moderna deve il tipo più chiuso e più perfetto: il Gentiluomo. (Praktischer Idealismus Paneuropa – Verlag Wien-Leipzig, 1925, pp. 191).
C’è ancora molto da sapere su Richard Coudenhove – Kalergi, sulle nobili origini e sugli ambienti elitari in cui soleva muoversi, ma ancor di più è interessante sapere cosa può trasmettere ancora, in ciascuno di noi. Un contributo per avvicinarsi al suo pensiero, lo può fornire il Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale, uno strumento utile per accedere all’elenco di ciò che è rimasto dei trattati di filosofia politica che egli scrisse. Concludo questa guida all’Europa segreta augurando a tutti un buon proseguimento di lettura.
Francesco Matteoli
(Conclusioni)