I Newdress sono un gruppo bresciano attivo fin dal 2007. Il loro nucleo iniziale è costituito da Stefano Marzoli (voce, programmazioni) e Jordan Vianello (batteri). Rimase invece inalterato negli anni il loro stile altalenante fra dark e synth pop elettronico è rimasto inalterato fin dal loro primo album Alibi del 2008, completamente autoprodotto. Due anni dopo licenziarono l’EP MODErne Tessiture Sonore (solo 5 pezzi) a tiratura limitata prodotto da Stefano Castagna (che aveva collaborato all’ultimo LP dei CCCP) per la Kandinsky Records. La stessa squadra registrò nel 2012 l’album Legami di Luce che mostrò (anche grazie alla preproduzione di Lele Battista e alla collaborazione di Andy Fluon dei Bluvertigo) un tocco maggiore di raffinatezza stilistica. Nel 2013 entrano in formazione il bassista Andrea Zagna e il chitarrista Massimo Minelli e il gruppo registra l’EP Vernale di soli 3 pezzi. Due anni dopo nel 2015, Minelli viene sostituito da Matteo Frigoli alla chitarra e il gruppo che così assume la formazione definitiva registra un nuovo EP (4 cover e 1 inedito) intitolato Novanta scritto in collaborazione con Omar Pedrini, Garbo, Luca Urbani e Lele Battista pubblicato dall’etichetta veronese Vrec. Altri due anni e il 18 maggio 2017 (anniversario della morte di Ian Curtis, il cantante dei Joy Division) esce il nuovo LP Falso Negativo che conferma lo stile tipico del gruppo un synth pop denso di arrangiamenti elettronici che sorreggono composizioni malinconiche e angosciate sulle tracce dell’aggiornamento dei ritmi da discoteca effettuato all’inizio degli anni Ottanta i New Order. Come loro, infatti il sound si ispira al classicismo mitteleuropeo con tocchi gotici alla Sisters Of Mercy (la litania di Hedone) oppure gotico futuristici alla Ultravox (le cadenze decadenti di tastiere di Santa Indolenza).
Le atmosfere generalmente rimangono sempre algide e marmoree ispirate al minimalismo romantico e sottotono dei Depeche Mode e dei Visage (Messaggio Criminale) e alla dark dance zeppo di sonorità artificiali (sezioni d’archi sintetizzate, accordi sparsi di chitarra, ritmica ibernta, effetti concisi e dosati, canto affettato e curiosamente simile a quello delle Orme). Sono queste le architetture che producono il massimo dell’efficacia nelle fiammeggianti Attico Narcotico e Daylight (il singolo apripista uscito nell’inverno del 2017). Quest’arte barocca raggiunge vette degne dello shoegazing più atmosferico in Rumore Interiore, delicata e lirica ballata costruita su una serie di stop and go armonici in crescendo e sull’interscambio costante fra batteria e synth. Gli ultimi tre brani, anch’essi un trionfo di suoni congelati sono due bonus track (In Questo Inverno e Sorride A Tutti) remixati dai due precedenti EP più una pregevole e innodica cover di Contact The Fact dei Sound. Falso Negativo è un album giocato sui temi del bianco e del nero che pone il gruppo fra i migliori esponenti della nu new wave italiana. Splendido l’artwork creato dalle fotografie di Renzo Bertasi e nato da uno studio sui fiori e sulle loro strutture fissate su pellicole uso raggi X e stampati a contatti su carta baritata ai sali d’argento. L’album è stato autoprodotto dai Newdress ed è distribuito dalla Vrec/Audioglobe.
di Alfredo Cristallo