CUCINA SONORA Evasione

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Cucina Sonora è il progetto personale di Pietro Spinelli. Fiorentino di nascita ma berlinese d’adozione, Spinelli è un pianista di formazione classica che dopo gli anni di conservatorio ha deciso d’impiegare la sua arte nel campo dell’elettronica, operando una sintesi fra classico e moderno. I suoi lavori sono figure sonore che partono da una solida base romantica per pervenire a una trance ambientale in linea con la techno e la chill-out music della metà degli anni Novanta. Il primo lavoro di Spinelli è stato il singolo Brown Voice del febbraio 2015 a cui ha fatto seguito 1H Cooker un live set di circa un’ora strutturato in un continuo alternarsi fra piano, synth e cassa diritta.

Dopo un tour di 21 date in 4 mesi Spinelli è entrato in studio per produrre l’ EP Cucina Sonora di 5 pezzi uscito nel luglio del 2016 che conteneva i primi singoli dell’artista più due inediti. Quest’ultimi riappaiono nel nuovo LP Evasione uscito il 19 giugno per la Toy For Kids Records, giovane label toscana specializzata in musica elettronica. Fondamentalmente la struttura tipica dei brani di Cucina Sonora si basano su una melodia pianistica introduttiva di pianoforte che viene via via dissezionata e decostruita dall’elettronica attraverso sequenze e loops secondo una tecnica che riprende l’elettronica soffice dei tardi anni Settanta (Jean Michel Jarre, i Cluster), vi aggiunge la trance meditativa dei Tangerine Dream e quella robotizzata dei Kraftwerk per costruire acquerelli eseguiti con un tono distaccato e nonchalant che si insinua nelle pieghe della psiche creando da un lato un senso di stordimento a causa del continuo mutare dei punti musicali di riferimento e dall’altro un senso di relax ottenuto specialmente dall’uso di partiture che partituren jazzate o linee melodiche tipiche della musica sudamericana. Il risultato più tipico è una sorta di cocktail lounge atmosferica che viene lasciata fluttuare in attesa di assumere una sua morfologia durante lo svolgimento del brano. Possiamo avere quindi esempi di trance disco con tracce di dub e bossanova (la title-track, Sistema Lunare), paradisiache colonne sonore per viaggi in aereo costruite su un collage di battute e accordi poliritmici su una solida base pianistica (Ignoranza), sonate romantiche per piano che si distinguono per la facilità con cui passano dal balletto più effervescente alle pause più austere e ai ritmi più sincopati (Ring, Rianimazione), jungle con disturbi alla Morton Subotnick (La Danza Delle Rane), pop soul su battito meccanizzato (Cocktail, l’unico brano cantato). Quest’ideologia a volte alieno-futurista, a volte plastica e lussureggiante si sublima nei due brani più complessi dell’album: Dissolution una lenta e soporifera armonia per piano con rumori concreti di fondo a diluire una scultura sonora panoramica a cui vengono sovrapposti nella parte finale cupi droni di synth a supportare una cadenza languida e ballabile e l’ennesima sonata per piano di Start Up che si trasforma in un brano caraibico infittito dalle percussioni e lasciato infine vagare tramite fasce di elettronica negli spazi siderali. Questa musica deve molto alla lezione dei caposaldi della techno ambientale degli anni Novanta (Autechre, Aphex Twin, Thievery Corporation) ma rispetto a loro non perde mai un’oncia di drammaticità ed emotività e mantiene sempre un senso di eccelsa qualità direttoriale nel maneggiare con attitudine e rigore strumenti classici e nuove tecnologie. La versione dell’album uscita su piattaforma digitale è aumentata da due remix di Francesco Farfa del brano Evasione..

di Alfredo Cristallo

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