I Traindeville sono un duo romano formato da Paolo Camerini (basso elettrico e acustico,
contrabbasso, loop, voce) e Ludovica Valori (voce, fisarmonica, trombone, flicorno, piano acustico ed elettrico, organo) dedito a un mix di folk avventuroso e world music sulle orme dei Les Negresses Vertes. Si sono formati nel 2012 e hanno girato in lungo e in largo l’Italia, la Germania e la Polonia, arrivando anche in USA e in India. I loro mini tour si sono svolti più che altro nei piccoli club (a New York sono abbastanza conosciuti). Hanno anche organizzato laboratori musicali negli orfanotrofi e nelle scuole tedesche e indiane. Hanno partecipato inoltre alla composizione di varie colonne sonore per film, cortometraggi e documentari. Hanno pubblicato il loro primo album Shadows And Lights nel 2015 aggiungendo nuovi strumenti alla pletora di quelli che già suonavano (bouzouki, violino, chitarra acustica e ukulele) e hanno così ulteriormente impreziosito le loro composizioni originali in italiano, inglese e spagnolo. Il loro disco d’esordio è stato così incluso nella lista dei migliori dischi indipendenti usciti a Roma nel 2015 da Romasuona.it e nella lista dei 30 migliori dischi indie italiani dalla MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti). Dopo una fortunata campagna di crowdfunding su Musicraiser il nuovo album è uscito il 10 Dicembre 2017 col titolo di Caffè Fortuna.
La voce e la fisarmonica di Ludovica Valori s’impongono quasi in tutti i brani di quest’album che ripercorre le orme di una world music adulta che sa valorizzare e assorbire ampiamente le tradizioni del folk mediterraneo ma che è soprattutto dedicato ai lavori e ai lavoratori più dimenticati (la title-track, un valzer notturno dedicato ai minatori italiani impegnati nelle miniere lussemburghesi, il canto contadino di Maremma Amara) di questo sistema economico neoliberista come pure dei migranti (Taranta Migrante, una tarantella scatenata e ribelle dedicata alle vittime del tragico naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013 in cui persero la vita 368 persone).
Ovviamente non possono mancare i riferimenti alla tradizione del folk romano (lo stornello nostalgico e amaro di Serenata Leggera) ma le soluzioni armoniche riesumate sono incredibilmente svariate e multicolori: la rumba scanzonata di Roma Randagia, lo ska cadenzato di Senza L’Amore e quello più pop di Nella Notte, il cantautorato classico su tema western alla Morricone di La Mia Strada (con parti vocali alla Grace Slick), la sfocata sonata pianistica di Se Ti Vedessi. Traindeville ampliano l’orizzonte tematico nelle variazioni klezmer di Monsters, nel tenebroso tema balcanico di Aide Jano e infine nella ninnananna finale di Dreamlands cantata con un filo di voce che asseconda le catalessi emotive dei Cowboy Junkies e si conclude con un coro angelico su sparite note di piano quasi come se il duo scivolasse lentamente nel mondo dei sogni.
Come già detto la Valori ruba la scena ma gli interventi di Camerini delicati e minimali aggiungono un tocco di emozione e sagacia tecnica in realtà indispensabile all’economia del brano e dell’album tutto. Numerosi artisti e amici hanno dato una mano: Stefano Saletti (bouzouki), Amy Denio (voce e strumenti vari), Edoardo Inglese (voce), oltre ad artisti romani come Adriano Dragotta (violino),
Franco Pietropaoli (chitarra, mandola), Dario Esposito (batteria), Antonio Merola (tamburello). Il missaggio è di Eugenio Vatta. Il disco è uscito per la label LaFame Dischi.
di Alfredo Cristallo