I Drive Me Dead sono una band romagnola nata nel 2014. La line-up è un quartetto formato da Gento (voce, chitarra ritmica), Lee (chitarra solista, seconda voce), Alex (basso), Guido (batteria).
Tutti i membri del gruppo hanno militato in altre band molto attive sul territorio nazionale. Il loro primo lavoro, un EP che ha per titolo il nome del gruppo è stato pubblicato due anni dopo. Il loro nuovo album Who’s The Monster?, totalmente autoprodotto è uscito il 3 febbraio 2018 e presenta un gruppo dedito a una forma violenta di stoner rock (la versione anni Novanta dell’hard-rock), con testi che si rifanno a un immaginario orrifico popolato da zombies, creature mostruose, fantasmi assassini.
Affascinati dal cinema horror di serie B e dai fumetti del mistero (Dylan Dog in testa), i Drive Me Dead ripropongono con i loro riff taglienti e le loro ritmiche pulsanti o epilettiche lo stesso milieu a cui appartenevano i Cramps e i Misfits negli anni Ottanta (e per i testi lo stesso milieu dei Black Sabbath).
Fondamentalmente i Drive Me Dead sembrano impegnati a registrare l’ultimo disco di hard rock che sia possibile registrare, dopo il quale non sarà più possibile dire nulla che non sia stato già detto. Fin dall’iniziale Freak un garage rock suonato a velocità supersonica, l’ascoltatore sa cosa si può aspettare dal resto del disco. Anche se un po’ in realtà si sbaglia perché la band è molto abile a modificare le declinazioni del loro hard-rock diversificando le strutture del pezzo ora in esagitate slamdance (Lemmy’s Ghost, Your Worst Nightmare, A Monster/The Monster), ora in hard-rock gotici (Between Life And (Un)Death), ora in southern rock dal sapore vintage (25th Of December), ora in più pacati (si fa per dire) hard blues a passo di pow wow (Bleeding Zombies).
La classicità dell’hard rock vero e proprio (o forse dovremmo dire nudo e crudo) è mantenuto nelle finali Dear Dead (che appariva già nel primo EP) e nella cover di Bryan Adams di Summer Of 69. Il brano forse migliore perché sintetizza nella maniera giusta la crudezza del loro sound e le tematiche orrifiche è probabilmente Zombies Don’t Run nobilitato da un notevole passo cadenzato. Insomma se vi piacciono i Motorhead, gli Skid Row, i Misfits, i Gluecifer e gli Hellacopters (o anche gli MC5 e gli Stooges) questo disco fa per voi, altrimenti ascoltate altro ma guardatevi le spalle perché dietro di voi potrebbe esserci un vampiro pronto a mordervi sul collo !
Molto bella la copertina disegnata da Sergio Gerasi fumettista di fama internazionale e autore di classici del fumetto come Dylan Dog, Nimrod e Valter Buio. In alcuni brani partecipa anche la cantante Giungla.
di Alfredo Cristallo