YOUAREHERE Plus Ultra

Youarehere è un progetto di musica elettronica fondato a Roma nel 2011 da Claudio Del Proposto, Andrea Di Carlo e Patrizio Piastra. Fin dall’inizio i tre membri si divisero le parti vocali e strumentali (synth, computer programming e drum machine) puntando a un mix fra post-rock ambientale e inteligent Dance Music (IDM) di grande effetto evocativo. Il trio debutta nel dicembre dello stesso anno con l’album As When The Fall Leaves Tree (per la label milanese 51beats). Nell’aprile del 2013 esce per la Bomba Dischi l’EP Primavera (di 6 brani) che apre una proficua stagione concertistica per il gruppo che apre il concerto romano dei Whomadewho, suonano sul palco dell’Ypsigrock festival (un festival siciliano di musica indie-alternative), fanno da spalla al tour italiano dei Porcelain Raft e aprono per il gruppo post-rock strumentale di Sheffield 65daysofstatic.
Nel 2014 Andrea Di Carlo viene sostituito dal batterista Francesco Stefanini e la nuova line-up registra il suo secondo album Propaganda (uscito nel gennaio 2015) che accentua i caratteri dancefloor della loro proposta musicale. Quell’album li proiettò verso una maggiore considerazione di critica e pubblica portandoli ad un altro tour di oltre 40 date in tutta Italia (con partecipazioni importanti ai festival Spring Attitude, Elita Design Week e Indierock). Dopo una pausa di circa tre anni Il loro terzo album esce il 2 marzo 2018 per la FreshYo Label e s’intitola Plus Ultra. Il nuovo prodotto è un articolato lavoro di sintesi compositiva, un grande affresco sonoro dove lo sfondo, un krautrock cosmico e cupo che molto deve ai tardi Tangerine Dream e ai primissimi lavori degli Human League (quelli più elettronici) e i beats sintetici (qui soccorre invece la lezione dei Neu) concorrono a creare un alternativa possibile alla forma-canzone classica.
Propone infatti una struttura fondamentalmente priva di punti di riferimento, dove i vari elementi sonori vengono interscambiati continuamente (raramente c’è un pezzo uguale all’altro) e tutti insieme puntano a ricreare una summa dei vari suoni percebili ed esteticamente apprezzabili allo scopo di creare una sorta di stordimento e di straniamento e di crollo dell’orientamento. In questo senso ora la loro è una musica per chill-out room più che per dancefloor. Per quanto la base di partenza sia spesso una musica tenue e dimessa al limite del dream pop, il disco non è tuttavia mai monocromatico e non è neanche organico e monolitico. Se l’iniziale Duga, un brano progressive industriale (sulle tracce di Autechre, Human League e Kraftwerk) funziona da brano programmatico, gli altri brani si ingegnano a cambiare costantemente il panorama passando dal motorik di International Klein Blue (con parti vocali che ricordano Thom Yorke) e di Obsolete
(invece più votato all’astrattismo) al puntinismo glitch immerso nel cosmo di Multiverse. La
propensione per lo stile alieno-futurista riappare in A Building Collapse (come se i Tangerine Dream facessero discomusic) e nell’elettronica subliminale di Guess What (assimilabile alla trasgressività industrial dei primi Cabaret Voltaire) assottigliandosi poi nella romanza scheletrica di Eternal Present che si sublima in un downtempo con esili tocchi di chitarra psichedelica, nel gamelan sincopato di Backtrack e soprattutto nella sonata classicheggiante per solo piano di I Promise You, We’ll Be Happy. La varietà dei messaggi emotivi trasmessi dagli YouAreHere magistralmente eseguiti con levigatezza e distacco costituisce uno standard apprezzabile per il progressive elettronico italiano. L’intera opera è ispirata ai colori puri e immateriali di Yves Klein a cui è ispirata la copertina dell’album.

di Alfredo Cristallo

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