Bruno And The Souldiers sono un collettivo di musicisti calabrese creato da Bruno Pittelli (voce, chitarra) , musicista di Soverato (in provincia di Catanzaro), influenzato grazie ai trascorsi negli Stati Uniti e alla passione per la musica che va dalla black music, dal soul, dal funk e successivamente anche allo ska. Il gruppo si forma ufficialmente nel 2014, inizialmente come progetto solista per poi trasformarsi con l’arrivo del bassista Carlo Delfino, del batterista Giorgio Faini e del tastierista Vito Tassone. Il gruppo pubblica nel 2016 un primo DEMO autoprodotto , totalmente autoprodotto e intitolato Nothing To Lose, Il progetto viene fortemente influenzato dalla passione per band inglesi come Special, The Jam e, in generale, lo ska e il rocksteady. Il demo, composto da tre inediti e una cover dei Kinks, viene
immediatamente notato e apprezzato dalla stampa specializzata grazie anche
alla magistrale reinterpretazione di Sunny Afternoon.
Nello stesso periodo la band, grazie all’importante apertura agli Skatalites, viene notata dalla One Drop Fellas Records che, nei mesi successivi gli consente la realizzazione del suo primo EP registrato con tecniche vintage presso le Officine33 di Cosenza.
Attualmente il progetto, ideato e capitanato da Bruno, è composta da quattro elementi attorno ai cui gravitano a turno numerosi altri musicisti. Insomma, non siamo di fronte ad una band, ma ad un collettivo di persone che servono la musica con un’unica missione: il Groove! È grazie anche al loro concerto come spalla degli Skatalites che il gruppo viene notato dalla One Drop Fellas Records che li mette sotto contratto e pubblica il loro nuovo lavoro un EP intitolato Kingston Funky Crime che viene pubblicato il 16 marzo 2018. Il nuovo lavoro che è composto di soli 5 pezzi (di cui 2 remix) risulta un’efficace miscela di generi diversi dal soul al funky, dal reggae al dub e allo ska, tutti però segnati dalle influenze del rock-blues (specialmente il lavoro della chitarra) e dal predominio di un groove incessante e tribale. La title-track che apre l’EP, segnato da un organo soul, è propulso da due ritmi che viaggiano parallelamente, uno ska di sottofondo e una linea di continui crescendo e pause. Il successivo brano Come Closer è formalmente un reggae ma abbellito con venature soul e psichedeliche e da una fantastica linea finale di piano jazz.
Più scarna e sognante è invece la versione Bassplate Dub remix di Come Closer, ma non per questo menon priva di suggestioni. La tendenza a mescolare diversi generi e ad esaltare a turno il lavoro deinsingoli musicisti (e ovviamente le loro preferenze musicali) raggiunge lo zenith con la loro cover di
Crosstown Traffic (celeberrimo standard di Jimi Hendrix) che da convulso boogie viene trasformaton nella prima versione in un reggae trascinante e festaiolo (impossibile non seguirne il tempo battendo il piede sul pavimento) mentre la seconda versione vede predominare maggiormente in ritmi ska più sincopati e ribelli. Complessivamente un ottimo lavoro con gli interventi musicali perfettamente in equilibrio a simulare efficacemente un Dj Set ben assemblato.
Per l’occasione infatti, il gruppo si è trasformato in una sorta di collettivo aggiungendo al quartetto base una seconda sezione ritmica formata da Alessandro Morrone (basso), Salvatore Leuzzi (batteria) e Orlando Cacciola (percussioni) e da una sezione fiati formata da Antonio Olivo (tromba), Antonio Raimondo (sax) e da Salvatore Veraldi (trombone). Il disco che è uscito in vinile e in formato digitale è stato registrato con tecniche vintage presso le Officine 33 di Cosenza.
Puoi trovare Bruno & the Souldiers su Facebook e puoi ascoltare
interamente in streaming Kingston Funky Crime.
di Alfredo Cristallo