Dal 22 Febbraio il nuovo singolo dei NoiseBusters, “Senza di te”

Venerdì 22 Febbraio 2019 è uscito il nuovo videoclip del gruppo di Roma, primo di
un nuovo percorso intrapreso dalla band.
I NoiseBusters, gruppo romano formato dal cantante Andrea Lupi, il tastierista
Edoardo Cofano e dal chitarrista Matteo Camerini, escono oggi con il nuovo singolo
Senza di te”, disponibile in streaming e download, accompagnato contemporaneamente dall’uscita del videoclip ufficiale su Youtube.
Il nuovo singolo, registrato, arrangiato e mixato  presso l’Ecko Sound Studio di Roma
e distribuito da 9 Produzioni e Believe, è il primo di un nuovo percorso intrapreso
dalla band di Roma, che decide di allontanarsi dalle sonorità elettro-rock dei
precedenti lavori, scegliendo di orientarsi verso un sound più pop e di scrivere solo
in italiano.


Senza di te” è una ballata che cavalca l’onda del testo, è un crescendo in base a ciò
che prova il protagonista, un ritratto delle emozioni contrastanti che sta vivendo.
“Questa canzone – dicono i NoiseBusters –  è una riflessione su passato, presente e
futuro di una relazione fatta di alti e bassi. Tutti probabilmente si sono trovati ad
avere pensieri di questo tipo ad un certo punto della proprio vita, sul rimorso per
quello che è successo e la paura di non poter riavere ciò che si è perso. E allora pensi
a quello che vorresti veramente, e se vale la pena rinunciarci solo per paura”.

I protagonisti, interpretati da Nicola Brando Parini e Ludovica Fanelli, sono una
coppia che si è appena divisa, e che riflette su quello che è stato e quello che
potrebbe essere in futuro.

Il videoclip, girato da Giacomo Ferrari e Gabriele Facciolla, raccoglie in pieno il
messaggio della canzone e lo riporta sullo schermo, rappresentando al meglio la
storia raccontata dal testo di “Senza di te”.

Chi sono i NoiseBusters


I Noisebusters sono una Band di Roma formata da Andrea Lupi alla voce, Matteo
Camerini alla chitarra, ed Edoardo Cofano alle tastiere.
Nati come coverband, dopo un paio di anni in giro per i locali decidono di cominciare
a scrivere pezzi inediti, componendo e arrangiando il loro primo lavoro in studio,
Carry Me Home, album autoprodotto con testi sia in italiano che in inglese
contenente 11 brani, uscito nel 2014.
Dopo aver lavorato per portare il disco in giro a Roma e per il centro italia,
partecipano al Cantagiro, dove arrivano alle finali nazionali del 2015 e vengono
inseriti nella compilation della manifestazione. Dopo cambi di formazione vari
rientrano in studio l’estate del 2016, per poter dare alla luce l’EP Endless Mirage ad
inizio 2017, quasi un concept sul sogno e sul suo significato, dal quale verrà poi
tratto un videoclip. Dopo un periodo di promozione e di concerti dedicati all’ultimo
lavoro, prendono la decisione, dopo l'ennesimo cambio di formazione, di restare in
3, il nucleo originario della band. Questa scelta, unita all'esigenza di scrivere e
comporre pezzi totalmente in italiano ed abbandonando un po' quell'aria elettro-
rock, li porta a rientrare in studio alla fine del 2018, per cominciare a produrre il
nuovo progetto e presentare il primo singolo di questo nuovo percorso, “Senza di
te”..

Noi di Micsugliando li abbiamo intervistati per Voi!

-Com’è nata la Vostra passione per la Musica?
Edoardo
 1) La nostra passione è nata, come spesso accade, tra i banchi di scuola. Ognuno di noi ha iniziato a sentire, suonare e vivere la musica fin dalla giovane età. C’è sempre piaciuta ascoltarla e circondarci di persone come noi, amici di musica, di grandi ascoltate di cd e di vinili. (Fortunatamente, in casa avevamo tutti e 3 qualche gran vecchio 45 giri.
-Come vi siete conosciuti?
2) Ancora una volta tra i banchi di scuola. Io ed Andrea (il cantante), ci siamo ritrovati a frequentare la stessa classe all’istituto cinematografico Rossellini. Mentre invece con Matteo (il chitarrista), frequentavamo la stessa scuola di musica. L’incontro mi venne “in mente” perché erano le persone con più voglia di fare che conoscevo (e ancora conosco!).
Ovviamente poi ci siamo conosciuti tutti per bene alla nostra prima prova in saletta. È stato strano, per me! Ero l’unico a conoscere tutti, ma non ci misero molto a trovarsi, musicalmente e non!
-Quali sono le Vostre influenze musicali?
3) Prevalentemente rock-pop classico, con qualche approfondimento più moderno e qualcosa di quel rock anni 70 che quel rompiscatole del nostro chitarrista continua a farci sentire.
-Cosa vi aspettate dal futuro?
– Il Vostro sogno nel cassetto?
4/5) Oltre a tante soddisfazioni e fatiche? Beh, allora parliamo direttamente della prossima domanda… Il nostro sogno nel cassetto. Fare di tutto ciò la nostra vita. Interviste, concertoni e grandi folle. Riuscire nel grande passo. Riuscire ad arrivare ad un pubblico sempre più vasto e riuscire anche ad ispirare ed emozionare con la nostra musica.
-Se doveste intraprendere un viaggio, quale paese visitereste?
6) “Dove vuoi andà Mattè?”
“Abboh, è pieno di posti fichi! Londra, Dubai!”
“Vero… Andrè?”
“Io bazzico già Anzio…”
“Casa dolce casa!”
“Edoà, te?”
“Io vorrei andà a Petra!
“Petra?”
“Petra!”
“Famo Petra?!”
“E famo Petra!”
Petra 🙂
-Credete ancora nell’Italia?
7) Crediamo nelle persone che ci vivono. Crediamo in tutti quelli che ogni giorno aiutano questo paese. Ci sono, ce ne sono tanti, nascosti dietro schermi di cellulari e computer foderati di odio e pregiudizi stupidi .Crediamo in tutti quelli che vengono qui in cerca di speranza, in cerca di sogni. E crediamo in tutti quelli che vivono questo paese per poter guardare sempre al futuro. Vediamo però un paese in difficoltà e molto spesso anche troppo diviso, mentre invece ci dimentichiamo spesso di come tutti insieme, senza divisioni, possiamo fare cose meravigliose. Ma noi siamo solo ragazzi, “artisti” per di più… gente sensibile, che ne potremmo capire mai, noi?
-Com’è nato questo pezzo?
8) Questo pezzo è nato, come spesso accade, in sordina. Da una piccola frase musicale, quattro accorde e da una nottata passata insieme a Matteo, chitarrista ed amico, al nostro box a bere birra e a ricordarci tempi passati, con le persone che al tempo sembravano giuste… ripensandoci, forse non ci sono mai sembrate quelle giuste, ma dopotutto, ancora una volta: “siamo solo ragazzi”
C.M.

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