Rodello, artisti d’arte contemporanea per il Museo diocesano

 

Un invito per una call… un concorso di arte contemporanea. Nella mia dabbenaggine non ho cercato informazioni e mi sono accontentata delle informazioni ricevute, pensando che fosse una manifestazione paesana, legata all’ambito ecclesiastico. Per cui sono partita alla cieca, senza aspettative, e mi sono trovata in un altro universo. Sono stata selezionata, e quindi accettata per partecipare alla terza edizione di “Rodello Arte”, con il tema Il Viaggio e il Sacro, ed è stato meraviglioso. 10 artisti sono chiamati a creare un’opera ciascuno, per l’esposizione della chiesa di … Rodello.

Nel weekend di Sabato 23 e domenica 24 febbraio abbiamo partecipato ad un workshop di
formazione mirato a visionare il tema sotto diversi aspetti, ma anche in maniera comune, quindi ci siamo conosciuti e confrontati sulle nostre diverse e personali opinioni: e già in questo spazio sono uscite informazioni creative e meravigliose.
La fondazione Museo diocesano di Alba, dal Comune e dalla Residenza, insieme alle associazioni Colline e culture e Turismo in Langa, si prodigano a dare luogo a questa manifestazione, a cui però vi è una risposta da parte del pubblico e del paese stesso, nonché dal mondo dell’arte.
Il progetto, sostenuto dalla fondazione Crc, dalla Residenza e dal Comune, ha lo scopo di ricreare a Rodello quell’ambiente che vide negli anni Sessanta don Mario Battaglino promuovere il seminario sperimentale al quale aderirono gli allora giovani artisti Piero Ruggeri, Giorgio Ramella, Bruno Sandri,
Beppe Morino – solo per fare alcuni nomi – sotto la guida di Enrico Paulucci.
La richiesta fu di un impegno sul tema dell’arte religiosa con tecniche e stile contemporanei. Il gruppo di opere allora prodotte rimase nella chiesa dell’Immacolata e formò il primo nucleo del museo di arte religiosa. In quell’ambito si colloca l’incontro, nel 1969 a Torino, tra Dedalo Montali e don Battaglino,impegnato a fondare La Residenza una casa di cura, e a cercare un artista che ne illustrasse la cappella, secondo le nuove istanze conciliari.

Gli artisti selezionati sono dieci, provenienti da Piemonte, Lombardia, Puglia e persino Lussemburgo.
L’iniziativa del Museo diocesano raccoglie e reinterpreta, collegandola alla cultura della terra, con un riferimento rivolto alle colline oggi patrimonio Unesco, l’arte contemporanea, aprendo le porte della chiesa, del museo, ma anche dell’intero paese, coccolando anche i turisti con i tesori delle sue terre e delle sue tavole.
Gli organizzatori e i relatori di questa manifestazione, tutti assolutamente preparati e disponibili, hanno creato un clima per il workshop che andava oltre all’accoglienza, arrivando ad avere uno spazio di scambio artistico, culturale, libero di poter mettere anche a nudo le singole opinioni, e poter discutere, a volte anche animatamente di arte, ma anche religione e a volte politica, senza problemi. Questo ha creato una intesa e forse una unione, che si presume vorrà andare oltre a questa manifestazione, e chissà, magari creare legami artistici successivi.

Tra i conduttori torna don Liborio Palmeri della fondazione Pasqua 2000 di Trapani. Nel corso della formazione le guide di Colline e culture e Turismo in Langa – Enrica Asselle, Elisa Pera, Beatrice Marengo – accompagneranno gli artisti all’interno del museo Dedalo Montali e della cappella della Residenza, per entrare in contatto con la produzione sacra che il paese di Rodello offre. Se si è curiosi e pronti a scoprire nuove iniziative e, perché no, nuove concezioni d’arte, questa è un’ottima iniziativa.

Melania Barberis

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