IL VOLO DI COLIN Sognatore Sveglio

 

Il Volo Di Colin nasce a Roma nel 2012. La formazione annovera il cantante Max Arigoni, i due
chitarristi Paolo Pallotto e Alessandro Salis, il bassista Renato Segatori e il batterista Bruno
Sermonti mentre le tastiere sono affidate a vari session men. Nei due anni portano la loro musica
costituita da ritmiche graffianti e linee armoniche melodiche e romantiche nei locali romani (fra
cui molto seguita la performance al teatro del lago Granieri durante la manifestazione La Luna Nel
Lago). Sono inoltre stati selezionati tra le migliori band laziali per la manifestazione 15 Bands For
15 Years organizzato da Radio Città Futura nel 2013. Partecipano all’Emergenza Festival arrivando
fino alle finali regionali nel 2014.

Nello stesso anno sono ospiti della manifestazione Metropolis organizzata dal Circolo Degli Artisti e si esibiscono nel Parco della Casa Del Jazz. Nel 2015 vincono la rassegna Anime Di Carta nella categoria Alternative rock. Nello stesso anno pubblicano il loro primo omonimo EP di 5 brani. Nei due anni successivi organizzano un mini tour per promuovere il loro primo EP e iniziano a lavorare alla realizzazione del loro primo album, intitolato Sognatore Sveglio, un concept dedicato alla vita di un musicista di talento chiamato Henry e al suo percorso
introspettivo e professionale che esce il 21 settembre 2018 per la Samo Records.

 

Il loro sound appartiene alla corrente romantica ed intimista tipica del rock inglese della seconda metà degli
anni Ottanta che aprì le porte alla rinascita del pop dopo il diluvio punk, proponendosi come la
quintessenza dello spleen trascendentale di una generazione di adolescenti bisognosa di rituali di
autoflagellazione. Da parte loro la band vi aggiunge una notevole abilità tecnica e linee armoniche
tutt’altro che semplici e semmai più vicine al progressive.

 

Questo mood barocco enfatico, decadente e melodrammatico scorre lieve a partire da Intro Metropolitano e La Voce Del Mare divisi fra prog e ambient, si sviluppa fra ballad cantautorali (Henry a passo di pow wow), caraibiche
(Come Un Mare con chitarra flamenco) e acustiche (Prometeo, l’eterea Isola) prende una direzione
più personale con i prog pop più formali come Cammino In Equilibrio, Prova A Prendermi, Il Canto
e l’hard-prog di Boom con organo Leslie (che fa tanto progressive italiano anni Settanta) andando
in orbita col madrigale acustico di Il Tuo Sguardo e con l’ambient acustico di Henry Reprise che
sfiora la psichedelia. Fuori da questo milieu rimane soltanto il punk saltellante di Il Più Normale. I
veri protagonisti sono il tastierista (finalmente uno fisso !) Simone Mammuccari che ammanta i
quadretti più impressionisti con armonie oniriche e il lavoro felice dei due chitarristi specialmente
nei duetti acustici. Le liriche sono il punto debole, spesso fuori contesto rispetto alla musica; cosa
tanto più importante visto che si tratta di un concept album. Tuttavia siamo ancora al primo
album.

di Alfredo Cristallo

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