Niccolò Carnesi è un cantautore e musicista italiano nato a Palermo nel 1987. Dopo essersi
brevemente dedicato alle percussioni e ai cortometraggi, a 17 anni inizia la sua attività di musicista
girando per la Sicilia in una formazione di due soli elementi dediti perlopiù alla musica elettronica
che si chiama Paradisi Artificiali (una raccolta di poesie di Baudelaire). La sua attività concertistica
ha toccato oltre al territorio nazionale, quello europeo, quello statunitense e quello arabo (ad Abu
Dhabi e Kuwait City). Il suo primo lavoro, un singolo intitolato Il Colpo, uscì nel 2011 seguito dall’EP
Ho Poca Fantasia del 2012 e dal primo LP Gli Eroi Non Escono Il Sabato che si caratterizzava per
una decostruzione di diversi generi musicali che venivano poi rimontati in eccitanti collage di suoni
e melodie. I testi descrivevano invece sconfortanti scenari della società contemporanea. Dopo il
primo LP, iniziò un tour italiano di 200 date grazie al quale vinse il premio Keep On per la migliore
esibizione live dell’anno. Sempre nel 2012 ha partecipato alla compilation Con Due Deca, un album
tributo agli 883. Carnesi riemerge nel 2014 col suo secondo LP Ho Una Galassia Nell’Armadio
dedicato al tema dell’amore trattato però non in termini introspettivi ma cercando una
connessione fra il mondo macroscopico ordinato secondo leggi ben precise e quello microscopico
che risponde alle leggi della fisica quantistica: una connessione che viene riproposta nel rapporto
fra l’universo e il singolo uomo.. Nel 2016 è la volta dell’album Bellissima Noia che unisce
cantautorato, psichedelica, lirismi pianistici, chitarre saturate ed elettronica analogica. Nel 2017
esce il singolo Monte San Pietro che rappresenta un nuovo capitolo della sua avventura musicale
riprendendo la decostruzione della forma canzone e un’estremizzazione delle parti vocali.
Procedendo all’inverso verso una semplificazione del suo sound, Carnesi approda nel nuovo album
Ho Bisogni Di Dirti Domani uscito l’11 ottobre 2019 a un trasferimento dei suoi esperimenti
musicali adattandoli a un formato più accessibile che riprende non a caso il synth pop degli anni
Ottanta in un modo che non è molto dissimile dalla parabola musicale di Battiato fra la fine degli
anni Settanta e l’inizio del nuovo decennio. Il sound del nuovo album produce adesso novelty che
uniscono il flusso di coscienza delle liriche col gusto postmoderno della new wave. Il tono generale
è minimalista, straniante ed elegiaco ma usando arrangiamenti quasi festosi che vengono
contrapposti alle parti vocali legati a un filone artistico che privilegia l’aspetto più artigianale e
intimista.
Dopo l’intro sintetico di Il Presente (che dura meno di un minuto), Carnesi propone le
coordinate principali del suo lavoro con i prog-pop alla Battiato della title-track e di Carta Da
Parati, i synth pop arrangiati come dischi estivi di Amore Capitale (che ricorda la svolta pop di Alan
Sorrenti) e Sportiva e l’elegia romantico-pastorale di Il Futuro e Un Giorno Di Pesche. Questa
attenzione all’architettura musicale e alla creazione di sculture sonore panoramiche e
atmosferiche trovano lo zenith nella muzak frizzante di Borotalco (abbellita da un’eccellente
groove sintetico) e nell’arioso pop modernista di Il Passato (che ricorda i Wire più positivi). Più
tormentata e riflessiva in controtendenza col tono generale dell’album è invece il lied da camera
per piano di Turisti D’Appartamento che si sviluppa in un pop venato di nostalgia. Mettendo in
contrapposizione tecniche sonore e arrangiamenti proteiformi, Carnesi è pervenuto a una canzone
che non ha eguali nell’indie pop italiano e ne fa un capofila del genere. L’album è pubblicato dalla
Godfellas/Porto Records.
di Alfredo Cristallo