I Quarzomadera sono una band lombarda dell’area Monza/Milano. Il nucleo centrale si è formato
nel 2000 attorno al duo Davide Sar (voce, chitarra, basso, tastiere) e Tony Centorrino (batteria,
percussioni) ambedue provenienti da precedenti esperienze di band locali. Nel 2003 pubblicano il
primo EP Lunica (di 3 brani) e nel 2006 è la volta del loro primo full-lenght album Cardio & Psiche
che viene promosso come uno dei migliori album italiani dell’anno nella categoria Rock e
Psichedelia.
Dopo altri tre anni viene pubblicato il loro secondo LP intitolato Orbite che vede la
collaborazione come musicisti ospiti di Luca Urbani, Stefano Fioriello e David Flores. Nel 2012 esce
il loro terzo album intitolato L’Impatto con la collaborazione di Urbani (archi e tastiere), Simona
Pozzi (cori) ed Erika Zanotti (flauto): questo è l’ultimo album pubblicato con la label
Videoradio/Linea Alternativa che aveva pubblicato tutti i loro precedenti lavori. Il successivo
album Apologia Del Calore (2016) vede il passaggio del gruppo alla label Discipline e a un sound
più orientato verso lo stoner rock; l’album contiene anche una cover hard rock del classico Amico
Di Ieri delle Orme. Il nuovo album pubblicato per la TuneCore/Audioglobe il 29 gennaio 2021
s’intitola La Storia ‘E Anche Ora. Per quanto legato ancora alla logica dello stoner rock (ovvero
conturbanti sinfonie hard per bulldozer e bombardieri) in questo nuovo lavoro, il duo ha allargato
lo spettro sonoro fondendo insieme le nobili e vibranti parabole dei Big Country magari filtrate con
concessioni all’elettro-pop dei Subsonica come nell’iniziale Separazione Alpha (scelto come singolo
apripista) , le escursioni psichiche e le deflagrazioni psichedeliche con battito tribale degli Scratch
Acid (Le Logiche), le progressioni rocciose e trascinanti dei Naked Raygun, i pow wow sadici e
allucinogeni da fine del mondo dei Feedtime, lo stile incendiario e abrasivo dei Saints e il grunge
progressivo e marziale di Alice In Chains, Pearl Jam e Temple Of Dog (la finale Pajattika).
Caleidoscopico, viscerale ed epidermico, il sound dei Quarzomadera propulso ora dai mammoth
riff di chitarra alla Toni Iommi o da quelli incisivi e sferzanti alla Jimmy Page è capace di legare
l’hard blues più classico (Potere E Ambizioni, Ricorsi alla Mountain, La Nostra Realtà-Inconcludente
alla Humble Pie) alle distorsioni roventi e passionali della tradizione del rock proletario tipico dei
Replacements. Il loro epos è equamente diviso fra ritornelli sfrontati e sinistri e il bagno catartico
della generazione cresciuta col nichilismo punk situandosi su un piano interiorizzato all’insegna di
un registro maniacale ora ossessivo, ora sinistramente agonizzante, ora ritualista e gotico. In
questa prassi trovano degnamente posto anche le concessioni all’ hard prog di La Pioggia Dietro Ai
Vetri (un altro omaggio ai Subsonica) e all’hard rock con acrobatiche tastiere jazzy di Quando Mi
Ritrovo (dove sembra di risentire insieme gli Uriah Heep e i primissimi Atomic Rooster). Seguaci di
un anti-estetismo dove trovano posto esempi di violenza brada e lapidaria, il nuovo album vibra di
emozioni intense al limite dello psicotico e del delirante. Trascinante e fulminea la musica dei
Quarzomadera scongela alla perfezione i dettami ritmo/melodia del rinascimento punk del
Midwest di cui furono supremi sacerdoti gli Husker Du.
di Alfredo Cristallo