Marco Graziosi è un cantautore di Rieti (dove è nato nel 1973 ma vive e risiede a Montenero
Sabino. Sviluppa fin da bambino la passione per la musica e il teatro e a 13 anni compone le sue
prime e a 16 anni inizia ad andare in tour. Nel 1989 e nel 1990 partecipa a due edizioni del Festival
di Primavera di Rieti. Nel biennio 1992-93 è finalista rispettivamente della 9° edizione del Festival
Nazionale della Canzone di Mesola e del concorso Prospettiva Musica di Roma. Nel 1994 pubblica
il suo primo lavoro Tracce Di Sangue Nella Circolazione Alcolica e nel 1996 col brano Fratelli
D’Italia vince il premio PFM. Vince la 3° edizione del concorso I Have A Dream di Rieti nel 2000 e
nel 2002 pubblica il suo nuovo lavoro totalmente autoprodotto intitolato Bar Collando. Dal 2003
inizia la sua attività musicale in omaggio al suo eroe musicale ovvero Rino Gaetano, partecipando
al premio Rino Gaetano a Termoli, al concorso Una Casa Per Rino a Crotone. Dal 2006 in poi duetta
con vari artisti musicali presentando brani (anche inediti) di Rino Gaetano. Recita e cura anche
alcuni brani della colona sonora del biopic Rino Gaetano del 2007. La sua lista di collaborazioni e
duetti sul palco è veramente imponente. Anticipato dai singoli Come Una Sposa, L’Amore A Tempo
Determinato e Dove Hai Messo Cappuccetto Rosso esce il 21 marzo 2021 il suo nuovoalbum Marco
Graziosi per la VREC/Audioglobe. Il nuovo album risulta saldamente ancorato alle radici del
cantautorato italiano: se il sottotesto di tante sue canzoni è ovviamente quello ironico e amaro di
Rino Gaetano, Graziosi non si lascia sfuggire la possibilità di citare altri pesi massimi della canzone
d’autore italiana degli anni Sessanta/Settanta come Antonello Venditti (L’Amore A Tempo
Determinato) e Luigi Tenco (La ballata da cocktail lounge di Come Una Sposa) e degli anni
Ottanta/Novanta come Ligabue (Di Ritorno Dal Tuo Odore, Ti Amo Tanto), Luca Carboni (le ballate
notturne di Quando Torna Ninì e Soltanto Fino A Ieri) e persino L’Ottavo Padiglione (Dove Hai
Messo Cappucetto Rosso propulso da un organo jazz). Di fatto l’album è una sintesi spontanea e
armoniosa della ballad folk anni Sessanta aggiornato a uno spirito nostalgico e malinconico che
riflettono l’umore alienato e nevrotico del tempo.
Dalla sua Graziosi si dimostra capace di utilizzare un linguaggio ricco di intuizioni che si muove agile fra pop d’autore e innovazione. Il suo sound riesce in effetti a fondere classicità e spirito del tempo; da una parte pulizia cristallina degli arrangiamenti e piglio naif, dall’altro cappe d’angoscia adolescenziale e melodie afflitte, da una
parte muzak raffinata, dall’altra uno stile limpido e austero che riflette le inquietudini
adolescenziali. Ogni canzone tuttavia sa sempre ritrovare pur nella forma tipica della ballata un
hook specifico che ne deforma le premesse: così nella ballata tex mex di Eri Mia, nelle ballate ska
di Divino e Lascivo e nell’elettro-pop di Anche Se Io Dormo. Questo programma trova la perfetta
compiutezza nella ballata pianistica alla De Andrè con coda elettronica di A Cantare Ci Provo che
forse era meglio non mettere alla fine dell’album essendo probabilmente il miglior brano
dell’album. La produzione artistica è di Francesco De Nigris e alle tastiere troviamo Gianluca Misiti
(già collaboratore di Daniele Silvestri). La versione in vinile in edizione limitata e numerata
contiene una bonus track Tu, Forse Non Essenzialmente Tu una cover dell’amatissimo Rino
Gaetano.
Di Alfredo Cristallo