Un tema spinoso e inutile: la vera arma di distrazione di massa.
Mentre c’è gente che muore di fame o in guerra noi stiamo qui a discutere su sta cazzata.
Abbiamo bisogno di rispetto vero e non di questa pantomima che schiaffeggia e soffoca la libertà.
La nuova ipocrisia che nasconde una dittatura invisibile. Che blocca la libertà di espressione. Che uccide le forme artistiche.
E i nuovi pupazzi del sistema vengono usati a loro insaputa a far
propaganda di questi temi. La loro popolarità influenza la massa di persone che non han voglia di decidere per conto proprio, che in nome di una paventata giustizia si fa guidare. Cosa c’è di diverso dall’indottrinamento che veniva usato nell’epoca nazista?
Non sempre ciò che è più popolare è più giusto.
Quando si cerca la definizione: “L’espressione correttezza politica (in inglese political correctness) designa una linea di opinione e un atteggiamento sociale di estrema attenzione al rispetto formale, soprattutto nel rifuggire l’offesa verso determinate categorie di persone.”
Ma allora anche definirle “categorie di persone” può sembrare una “ghettizzazione verbale”.
Ma grazie a questo concetto non si possono più dire e nemmeno pensare alcune cose. L’arte libera non esisterà più. La comicità , la satira non si può fare. Si ritiene offensivo che due conduttori di un TG satirico facciano gli occhi a mandorla per imitare i cinesi, mentre gli stranieri ci chiamano pasta e mandolino, quando va bene.
Quindi solo parole “politicamente corrette” e naturalmente con una vibrazione positiva, perchè se su Instagram cerchi parole negative guardate cosa appare. Davvero lo trovate normale? (posto che pain vuole anche dire pane in francese!). Io no.
Ingentilire il linguaggio non basta per rispettare le persone. E’ solo forma senza una reale sostanza. Non è sufficiente censurare certe parole che offendono affinchè ci sia il rispetto.
Poi anche lì…ingentilire il linguaggio? sui social e nei video youtube tra ragazzi dilaga la bestemmia facile…quindi? bestemmiare va bene? non offende nessuno?
Mancano i valori e la sensibilità che da essi ne derivano. Inutile buttare la polvere sotto il tappeto. La mia casa comunque rimane sporca anche se in apparenza luccica. Tutta forma non accompagnata da nessuna sostanza. Troppe parole, sempre più povere, e pochi fatti. E questo continua a generare le stupide conseguenze che questo concetto provoca. Prima fra tutte la cancel culture.
In secundis, questa censura buonista potrebbe portare ad una degenerazione per cui estendendosi ad altre sfere, oltre ad annegare l’articolo 21 della Costituzione, obbligherebbe a fare o non fare (a dire o non dire), stravolgerebbe i normali valori e costringerebbe ad azioni che ledono i diritti dell’uomo.
Io sono libera sia come artista sia come persona. So cosa significa avere rispetto del prossimo. Non baratto la mia libertà di espressione per il successo e l’appartenenza a un sistema che non condivido.
E’ tutto molto political, ma poco correct!
Siamo alla frutta! E non oso immaginare quale possa essere il dessert.
Gente..aprite gli occhi!! Aprite le menti!! Prima che sia troppo tardi (o lo è già?).
L’ostentazione è tipica di chi non si accetta