MAELA Ti Insegno L’Amore

 

Maela (il cui nome completo è Maela Chiappini) è una cantante e interprete pistoiese. Ha iniziato
come voce femminile di numerosi progetti musicali come l’Orkestrina Del Titanic, Il Quinto
Elemento e Viaggio Di Un Poeta per poi continuare ad esibirsi come raffinata cantante solista e
interpreti di classici del cantautorato italiano. Grazie alla collaborazione con Lorenzo Del Pero (suo
compagno di vita per una breve parentesi), riesce a pubblicare l’11 giugno 2021 il suo primo album
(ma era pronto dall’anno scorso) intitolato Ti Insegno L’Amore, dieci inediti scritti per lei da Del
Pero, e pubblicato dalla VREC/Audioglobe. I brani che compongono l’album raccontano con una
grazia spesso paradossalmente cruda e un coraggio veramente insolito per un autore maschio,
l’eterno femminino e l’essenza immutabile del femminile. L’arte di Maela è personale e sociale: a
caccia della sostanza che determina la femminilità in questo squarcio di secolo si immerge in
toccanti contesti emotivi creando lungo lo scorrere dei brani la colonna sonora di un monologo
interiore devastato e allo stesso tempo ridefinito dall’angoscia, dalla frustrazione, dalla passione,
dalla conoscenza della propria debolezza, dal bisogno di protezione e infine dalla consapevolezza
che tutto questo è effettivamente la sua scorza di donna finalmente rappacificata con sé stessa. I
suoi riferimenti musicali sono ovviamente legati al cantautorato italiano, alle pensose ballate in
chiave minore di Ivano Fossati (Scriver Di Te, Per Sentirmi Meno Solo, Com’è Facile Morire
D’Amore), alla ballata dimessa alla Sergio Endrigo di Occhi Stanchi, al tango di Dimmi Come Mi
Amerai che ricorda la poetica e gli arrangiamenti di Fiorella Mannoia. Nello stesso tempo i suoi
brani prevalentemente acustici (e sempre interpretati sotto le righe) sono una fusione di blues del
Delta, folk acustico degli Appalachi e world music (Una Voce Di Sirena che si concede persino un
finale fiabesco alla Genesis) la avvicinano al folk rock femminista americano degli anni Novanta e
al roots folk americano degli anni Dieci del Terzo Millennio (le composizioni più umili della prima
Joanna Newsom per esempio).

Peraltro Maela riesce a distillare tocchi di vera bravura con La Canzone Della Donna Notturna (una ballata notturna alla Sandy Denny), il folk blues arioso alla Pentangle di Non Curarti Di Me, il salmo in chiave minore di Lettera A Un Padre (che ricorda il primo Claudio Rocchi ed è il singolo-videoclip apripista dell’album) per raggiungere lo zenith col folk bisbigliato come in un sogno della title-track. I ritratti e le auto-analisi di Maela coniano un formato allo stesso aggraziato e subdolo e imbarazzante che fa sentire l’ascoltatore come se
stesse origliando dal buco della serratura. Maela è allo stesso tempo cameraman e attrice: recita il
ruolo dell’eroina tormentata e filma sé stessa che recita quel ruolo. Le sue sono canzoni tanto
recitate quanto cantate. Hanno collaborato Lorenzo Del Pero (chitarra), Vincenzo Lo Monaco
(tastiere), Nicola Buscioni (batteria e percussioni) e in due brani la fisarmonica struggente di
Radoslav Lorkovic. La versione in vinile sarà presto messa in commercio in cofanetto insieme al
vinile dell’album di Del Pero Dell’Amore Animale, Dell’Amore Dell’Uomo, Dell’Amore Di Un Dio.

di Alfredo Cristallo

One comment to “MAELA Ti Insegno L’Amore”
One comment to “MAELA Ti Insegno L’Amore”
  1. Ero presente a un suo concerto a Villa Smilea Comune di Montale, posso asserire senza ombra di dubbio che Maela è artista autentica, voce bellissima, calda e presenza scenica notevole. Ha interpretato un repertorio difficilissimo: Ornella Vanoni. La sua estensione a tratti mi ricordava la grande Mia Martini. E poi ha citato e cantato anche un brano del mio cantautore preferito: Faber De Andrè. 🙂
    Spero che abbia tutto il successo che si merita. Complimenti.

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