Roberto “Bob” Angelini, classe 1975, è un cantautore e chitarrista romano. Ha iniziato fin da bambino a occuparsi di musica grazie anche al patrigno Vittorio Camardese curiosa figura di medico e chitarrista jazz e del nonno mecenate che ospitava spesso artisti jazz (fra i quali Chet Baker). A sedici anni comincia a
suonare con gruppi blues, heavy metal e jazz. Ha studiato pianoforte e a 18 anni si dedica esclusivamente alla chitarra acustica con la quale compone le sue prime canzoni. Va poi in tour con Max Gazzé, Carmen Consoli, Jarabedepalo e Marina Rei. Pubblica il suo primo singolo Serenità nel 2000 e l’anno successivo partecipa al 51° festival di Sanremo dove la sua canzone Il Sig. Domani tratto dal suo primo LP Sig. Domani (2001) vince il premio della Critica Mia Martini. Nel 2003 raggiunge un ottimo successo commerciale col tormentone estivo Gattomatto tratto dal suo secondo album Angelini uscito nello stesso anno. Nel 2005 pubblica insieme a Rodrigo D’Erasmo l’album tributo a Nick Drake (di cui è un grandissimo appassionato)
Pongmoon Sognando Nick Drake-Storie Di Note.
Nel 2008 fonda l’etichetta indipendente FioriRari, produce l’album Apnea di Massimo Giangrande, partecipa al progetto Violenza 124 di Niccolò Fabi, fa parte del Collettivo Angelo Mai legato al centro sociale L’Angelo Mai Occupato col quale pubblica l’album Volume 1. L’anno successivo pubblica il suo nuovo album intitolato La Vista Concessa dedicato di nuovo a Nick Drake da cui vengono tratti ben 4 singoli di successo (Vulcano, Dicembre, la title-track, Fino A Qui Tutto Bene).
Nello stesso anno collabora con Niccolò Fabi, partecipa per la prima volta al Concerto Del Primo Maggio e scrive la canzone Calore per Emma Marrone con la quale Emma vincerà il talent-show di Amici. Nel 2011 pubblica in DVD l’album Solo Live registrato in concerto all’Auditorium Parco Della Musica di Roma. Nel
2012 pubblica l’EP L’Era Dell’Apparenza che contiene inediti dell’album La Vita Concessa e reinterpretazioni di brani scritti per altri artisti e successivamente l’album di sole cover insieme a Pier Cortese intitolato Discoverland. Alla fine dello stesso anno pubblica il suo nuovo album Phineas Gage. Fra il 2013 e il 2018 partecipa come ospite fisso e musicista alle trasmissioni TV Gazebo e Propaganda Live e nel 2014 suona la lap steel guitar nel tour Fabi-Silvestri-Gazzé. Anticipato dai singoli Incognita e Condor pubblica dopo 9 anni di silenzio il suo nuovo album Il Cancello Nel Bosco che esce il 26 novembre 2021 per la sua etichetta FioriRari. Il nuovo album ridefinisce la sua insolita figura di musicista preparato e amante di vari stili
musicali. La scaletta infatti accoglie pezzi acustici classicheggianti, blues, folk e pop. Nella sua opera sono riassunti decenni (e forse secoli) di storia della musica da quella rinascimentale all’operetta da cabaret e da music-hall, dagli idoli della musica anni Sessanta fino al synth pop anni Ottanta. Angelini riesce a fondere due qualità diametralmente opposto: un senso del casalingo (il chamber pop) e un senso del classico (i rimandi alla musica rinascimentale, al folk blues e persino l’elettronica tedesca). Le composizioni in realtà sono semplici ed elementari ma prendono forma in un caos lussureggiante di rintocchi di tastiere, archi, chitarre o synth. I ritornelli esprimono un’innocenza che non sono soltanto di un altro tempo ma anche di
un altro spazio. Una delle caratteristiche tipiche della scelta dei brani in scaletta è l’apparente schizofrenia nel passare da uno stile all’altro, persino all’interno dello stesso brano.
Paradigmatico in questo senso la title-track un madrigale rinascimentale con tracce di trip-hop e piano psichedelico che apre la strada al successivo brano gemello Il Cancello Del Bosco pt.2. Segue poi un blues acustico dai toni rilassati alla Roberto Ciotti (Condor). Poi improvvisamente la scena cambia con l’Isola un canone elettronico carico di risonanze, riverberi e ronzii galattici che si struttura infine in progressioni dance a sottolineare liriche melodrammatiche. La miniatura Il Complotto Delle Foglie Parlanti è quasi un brano gemello ma si limita a
tessere un’atmosfera elettronica più dimessa quasi accennata. Dall’elettronica al synth pop è quasi un passaggio obbligato nell’architettura dell’album ed ecco le canzoncine pop alla Magnetic Fields di Manicomio e Libellula e il loro sviluppo sorprendente in L’Era Glaciale quasi un carosello di jazz, swing e disco come non si sentiva dai tempi di Carmel. Poi come d’incanto si torna ad atmosfere più umili e
minimali nel folk pop natalizio di Incognita e a strutture ancora più classiche nei due lied ottocenteschi La Chiave Del Cancello e Il Cancello Del Bosco Pt.3. Il gran finale è la liturgia elettronica di Hedra che riassume la semantica dei Tangerine Dream e il senso mistico rock cosmico tipico dei Popol Vuh. Con questo album Angelini ha inaugurato un canzoniere che sa impiegare stilemi deja vu in architetture semplici e spontanee, ricche di pathos e feeling e immerse in un universo surreale. Il mezzo è il messaggio: questa musica così improbabile e mutevole potrebbe diagnosticare una mutazione in corso nella psiche collettiva e nello zeitgeist degli anni ’20 del III millennio. All’album partecipano vari amici: Rodrigo D’Erasmo (violino), Fabio Rondanini (batteria), Darrin Mooney dei Primal Scream (batteria), Gabriele Lazzarotti (basso), Gigi Canu (tastiere, chitarra), Marco Baroni (programming, tastiere), Ramon José Caraballos (percussioni), Daniele Rossi (tastiere), Kyungmi Lee (violoncello) e Valentina Del Re (violino).
di Alfredo Cristallo