Francesco Anselmo è un cantautore e chitarrista siciliano, nato Polizzi Generosa (provincia di Palermo). Inizia a suonare la chitarra a 6 anni e a 13 anni compone le sue prime canzoni realizzando per gioco un disco-ricordo intitolato La Storia Infinita. Inizia a studiare economia, mentre continua a scrivere musica attingendo dalla tradizione cantautorale locale (I riferimenti a Battiato sono piuttosto ovvi fin da questo primo periodo). Nel 2012 fonda il gruppo Treis Akria (con lui alla voce e chitarra) con cui porta in giro la memoria storica dei cantastorie siciliani. Nel 2015 si laurea in economia e si trasferisce a Roma dove frequenta l’Officina Pasolini, laboratorio di
alta formazione per la canzone e il teatro sotto la guida di Tosca. Nel 2017 comincia a partecipare a vari concerti e attività teatrali. Vince il Festival della Canzone Popolare D’Autore-premio Giorgio Nataletti 2017 e inizia a lavorare al suo debutto discografico pubblicando nel marzo 2018 l’album Il Gioco Della Sorte, un disco al limite tra teatro e canzone popolare d’autore. Finalista al premio Tenco 2018 come migliore Opera Prima, il suo album è fra i primi cinque migliori dischi d’esordio
dell’anno. Il tour promozionale lo vede sul palco nelle pièce teatrali di Nino Frassica e insieme alla Bandabardò e a Max Gazzé. Nel 2020 pubblica il singolo Lo Dici Veramente che anticipa il suo nuovo album. Il progetto viene poi bloccato dal lockdown finché non pubblica un nuovo singolo Pluriball che esce l’1 Dicembre 2021 e precede finalmente la pubblicazione dell’omonimo album che esce il 21 Gennaio per la Fenix Records. Anselmo riprende la tradizione cantautorale, italiana, siciliana e popolare e in questo senso i suoi numi tutelari sono Fabrizio De André, ovviamente
Battiato e Angelo Branduardi per il lavoro filologico di recupero di tradizioni musicali dimenticate.
Tuttavia ha anche la capacità di calare le sue canzoni fresche, timide e raffinate in un contesto moderno applicando un minimo d’elettronica quando ce n’è bisogno. La sua musica è sempre decisamente meditata e riflessiva costantemente impegnata in un tour de force che tiene insieme canzone pop d’autore, folk e blues dando vita ad un progetto minimale e pastorale in cui l’uso attenuato dell’elettronica ha la funzione di offrire un intelligente ed eccentrico tono di post-psichedelia e di decostruzione della forma canzone tipica del dream pop. I suoi brani sono piccoli quadretti, vignette gracili ed eteree che talvolta sfiorano la malinconia desolata di un Nick Drake o
del Neil Young più contrito, talvolta riscoprono il tono colloquiale e sofferto di un Brendan Perry o del primo David Sylvian (tranne per le sue escursioni esotiche). Scorrono quindi soffici e impalpabili esempi di tipico cantautorato italiano con inserti di elettronica alla Caribou (Arredamenti, Equilibrio Verticale, Fiammifero), il pop elettronico della title-track e di Lo Dici Veramente (cioè i due singoli d’esordio), il pop autunnale di Savastin. Anselmo osa già di più movimentando i suoi arrangiamenti nella folktronica elegante di Satelliti Di Condominio, avventurandosi poco dopo addirittura in un hard blues come Penne In Scatola. Quella di Anselmo è sostanzialmente un tentativo di raccogliere le idee e di mettere su carte le esperienze della sua carriera. Tuttavia la riappropriazione della tradizionale forma canzone e dosi moderate di eccentricità coniano una nuova forma di eleganza anti-pop ed è contemporaneamente il risultato di un diligente processo di college in studio. La line-up dell’album è composta da Anselmo (voce, chitarre acustiche), Francesco Argento (batteria, samples), Luciano Ficile (basso), Donato Di Trapani (piano, synth), Fabio Rizzo (chitarra elettrica, acustica e bouzouki) e Matteo Bottini (chitarra in Lo Dici Veramente e Penne In Scatola). Testi e musica sono di Anselmo. La produzione
artistica è di Di Trapani e Rizzo.
di Alfredo Cristallo