Gianluca Chiarella (in arte Chianluca), classe 1991, nato a Villafranca in provincia di Verona è un
cantautore, musicista e pianista. Ha esordito per la prima volta dal vivo col suo gruppo liceale nel
2009. Con lo stesso gruppo parteciperà alla finale di Musica Nel Sangue a Mestre e alle esibizioni
musicali in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia presso il Castello Scaligero a
Villafranca e al Teatro della Gran Guardia a Verona. A partire dal 2010 milita in diversi gruppi e si
esibisce in diversi locali dell’area veronese. Partecipa anche a diversi contest musicali come Pistoia
Blues, Invasioni Sonore, Vicenza Rock e lo storico Beatlesday a Brescia. Nel 2016 apre il concerto di
Geoff Tate (il frontman dei Queensriche) a Bolzano. Dal marzo del 2019 utilizzando per la prima
volta il nome di Chianluca inizia il suo percorso solista, esordendo col singolo Il Centro Dell’Opera
presentato dal vivo nelle principali radio universitarie e nell’Uniweb. A Dicembre 2019 esce il
secondo singolo IL Rock Non ‘E Morto che ottiene diversi apprezzamenti nella classifica Emergenti
di Rockol e che anticipa l’uscita del suo primo EP Preistoria pubblicato per l’etichetta
Battitorumore di Alberto Rapetti il 10 Gennaio 2020. Nonostante le difficoltà globali del mercato
discografico a causa del Covid ha pubblicato nel 2021 il secondo EP intitolato Chi Ha Incastrato Il
Clavicembalo? che è una versione spin-off del primo EP con arrangiamenti sperimentali o più pop
nello stile di Pet Sound dei Beach Boys (chiaramente uno dei suoi gruppi di riferimento per quanto
riguarda il processo compositivo). Ha aperto per diversi musicisti (Sonohra, Sasha Torrisi, Piero
Capovilla, Omar Pedrini, Little Pieces Of Marmalade, Lorenzo Kruger) e suona all’Arci Bellezza di
Milano. Nel 2022 collabora con Stefano Cozzi ai videoclip dei brani del suo prossimo album. Nel
marzo 2023 apre per Filippo Destrieri (il tastierista storico di Battiato). Nel maggio 2023 vince la XI
edizione del Tregnago Rock contest, poi Il Wonderlake Festival a Colà di Lazise. Fra il dicembre
2023 e il marzo 2024 escono in successione i singoli Girasoli, Emozioni ed Eclissi Di Marzo che
anticipano l’uscita del suo primo LP solista Vivere All’Infinito che esce per la Vrec il 22 marzo 2024.
Dal punto di vista musicale l’arte di Chianluca si consolida nella semplicità e nella capacità di
comporre canzoni orecchiabili mescolando power pop, riff duri, armonie psichedeliche (la sonata
di Girasoli per piano e voce impregnata di umori lisergici alla Felt) , ballate romantiche alla Beatles,
esprimendo mitologicamente nello stesso tempo la vita di un giovane timido e introverso, la
spensieratezza (o il rimpianto della stessa) e l’entusiasmo giovanile, la satira giullaresca (nella
parte dell’idiota che è più intelligente di coloro che ridono di lui) tipica dei gruppi neo freak
americani degli anni Ottanta (Camper Van Beethoven, Barnes And Barnes, They Might Be Giants;
non a caso tutti gruppi diventati famosi passando per le radio universitarie). Lo stile a metà strada
fra folk di strada e rock bisbigliato e adolescenziale consentono a Chianluca di speculare sul buffo
e sul kitsch, sulla finzione e sull’inganno: Chianluca vive come Alice Nel Paese Delle Meraviglie in
un mondo dove tutto è fiabesco ma anche tutto tremendamente serio. L’eclettismo, l’abilità a
mischiare stili anche all’interno dello stesso brano e il ricorso all’elettronica (nello stile tenue ed
eccentrico di Heather Duby) consentono a Chianluca di surfare fra novelty reggae (La Zucca Nel
Castello), funky disco (Disco Sapiens con intermezzo hard rock e finale classicheggiante da film
noir), cantautorato italiano (la title track quasi un possibile hit estivo), prog rock (Eclissi Di Marzo),
cover famose (Emozioni di Battisti che si dipana fra bossanova, hard prog e aria operistica, Tu Vuò
Fa L’Americano di Carosone in stile ska) o imitazione di colonne sonore (Il Buio Nel Deserto Rosso,
un’escursione strumentale nella psichedelia su base alla Morricone impreziosita di tocchi di
elettronica e di fiati). L’abilità di Chianluca di comporre canzoni colte e surreali orchestrate in
maniera anche più eccentrica ricorda la verve trasognata del Robyn Hitchcock migliore.
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di Alfredo Cristallo