L’Isola Dei Cipressi Viventi è un progetto fondato dal cantautore veneziano Giovanni Fruzzetti.
Dopo gli studi al conservatorio di chitarra jazz e composizione, Fruzzetti si è dedicato alla
produzione di musica elettronica sviluppando un debole per un’elettronica poliedrica capace di
fondere insieme stili partendo da uno stile dark glaciale, ermetico e spettrale. Dal 2020 collabora
con Alessandro Sportelli (già attivo con i Prozac +, Sick Tamburo, Fluxus, Negazione, Dome La
Muerte) e fra il 2021 e il 2022 pubblica i singoli Petrolio e Autotune a cui segue un terzo singolo
intitolato Angeli. Frutto di una lunga ricerca musicale, esce infine il 29 marzo 2024 per la Furious
Party il suo primo album intitolato Elettricità. Primo tassello di un sound ispirato al dark e alla
dance elettronica, Elettricità sviluppa un programma musicale che è intimista, minimale e nel
contempo vivace riflettendo il desiderio di spogliarsi di tutte le costrizioni mentali e allo stesso
tempo di penetrarle per meglio comprenderle. La strumentazione apparentemente semplice e
spartana dipinge un immenso affresco di emozioni, un panorama sonoro che opera come una
devastante arma psicologica. Enfatizzando gli aspetti più lunatici del genere, la musica del gruppo
è la discendente intellettuale del synth-pop più decadente e depresso degli anni Ottanta (dai Front
242 ai Clan Of Xymox) e liberato dai rigidi stereotipi della disco-beat diventa lo schema di una serie
di quadretti di melodia pop su suoni elettronici la cui potenza sta nell’essere elevata ad arte
astratta. La musica della band capace di colpire simultaneamente cuore e cervello disegna
un’opera intrisa di segni psicologici al limite del soprannaturale dove convivono simultaneamente
il frammento iniziale di psichedelia elettronica alla Kraftwerk di Tunnel, la bossanova elettronica di
Angeli, la novelty d’avanguardia di Petrolio con tracce di elettronica d’avanguardia alla
Tuxedomoon (finalizzate a creare un costante stato di tensione), i trip hop elettronici di Pittore e
Scivola (che peraltro riprende il groove di Tunnel) con funerei tocchi di piano e onde oniriche di
dance pop, l’elettronica astrale e surreale della title-track che lambisce il post rock dei Madrigali
Magri e dei Larsen, il battito motorik alla Neu! di Autotune che si muta in una techno trance con
venature morriconiane fino alle più semplici Tigri (una techno alla Prodigy) e il vasto melange di
trip, dark, techno trance e sprazzi finali di psichedelia di Ombra. A coronare il tutto da una parte la
voce sussurrata come se provenisse da una remota comunicazione di un’altra galassia di Fruzzetti
e quella più suadente e timida di Shellye cantante emergente di Ferrara che appare come voce
solista in Ombra, dall’altra la poetica crepuscolare dello stesso Fruzzetti che trasforma ogni cosa in
un atto metafisico. Benché ricca di arrangiamenti e ricercata la musica della band non pecca mai di
sinfonismo, pompa e magniloquenza e mantiene sempre il suo carattere intimo e tenero. La
musica dell’Isola Dei Cipressi Perduti (il nome è ispirato al dipinto dell’Isola Dei Morti di Bocklin)
ricollega la propria esperienza a quella di tanta elettronica dance straniera (Cocteau Twins, Xmal
Deutschland) e italiana (Krisma, Ustmamò, Officine Schwartz, Afa, Sequoyah Tiger). La produzione
è di Fruzzetti e Sportelli..
di Alfredo Cristallo