METIBLA Mondo Balordo

 

Avevamo lasciato i Metibla nel 2014 quando pubblicarono The Crimson Within il loro secondo
album (o terzo se si considera il mini-album Paraphernalia) e li ritroviamo a 10 anni di distanza con
il loro nuovo album Mondo Balordo (titolo ripreso dal docufilm Mondo Movie del 1964 di Montero
e Viola) che esce il 3 giugno 2024 per la Route Records. In questo lasso di tempo il gruppo che era
nato come progetto musicale di Riccardo Ponis e diventato una band insieme a Paolo Alvano
(chitarra, basso) e Valerio Fisik (batteria, chitarra, basso, synth) ha pubblicato nel 2021 l’album
Stanno Tutti Male (il primo con testi in italiano) per la Dimora Records e ha aperto per gruppi
come i Therapy? e Linea 77 mentre alcuni dei loro brani sono stati usati per film e pubblicità
(L’Insonne di Alessandro Giordano e Mud Mud Clothing). Dopo altri tre anni il gruppo è ritornato
alla dimensione di one man band con Ponis alla voce e synth mentre Alvano e Fisk appaiono ora
come semplici ospiti. Registrato interamente su basi elettroniche realizzate da Ponis, Mondo
Balordo abbandona parzialmente l’approccio apocalittico e paranoico degli album precedenti,
mantenendo la vena esistenziale ma con un approccio più ironico e cinico. Le musiche sono come
nei precedenti LP un excursus di synth-pop anni Settanta-Ottanta e darkwave anni Ottanta
(rifacendosi allo stesso tempo al pop frivolo dei Talk Talk e al gotico ballabile dei Clan Of Xymox)
con code nel post rock elettronico dei Vessels e degli Aloa Input che viene filtrato da un dadaismo
elettronico e da una posizione antiromantica tipica del movimento futurista. Il sound si muove fra
terrore e trance procedendo a ritmo cerimoniale (il dark sintetico con tastiere cosmiche di
Un’Altra Volta) cosparso di una moltitudine di effetti percussivi, di echi rallentati e lenti vortici
stellari (il lied classicheggiante per voce archi e piano di L’Eterna Sfilata), di impressionismi esotici
(l’art rock di Voglio L’Inferno a metà strada fra Japan e D.A.F. con coda nu-metal) che disegnano un
nuovo manierismo chic capace di produrre strutture melodiche levigate a volte appartenenti al
synth-pop più classico (Niente Bolle Sulla Pelle a passo di pow wow, l’ariosa e variegata Il
Compleanno), a volte più oscure ovvero più dark (Tu Sei Speciale, Una Vecchia Rachitica, la
malinconica Diventa Cenere) con

cedendosi anche qualche escursione nel pop sperimentale alla
The The prima maniera di Tante Paure Per Niente o rinchiudendosi nel desolato chamber lied di
Danza Danza Danza per piano, archi e voce soffocata che segna la nuove versione del classico tono
apocalittico di Ponis: ora più rassegnato e impotente. L’opera dei Metibla è una possibile colonna
di un’età storica che non conoscendo il futuro non sa se averne paura o goderne edonisticamente
prima della fine. In questo contesto Ponis si pone come bardo mitteleuropeo conteso fra
alienazione e tecnologia, grattacieli e bistrò. Il disco è stato registrato all’Hombrelobo di Roma.
Musica e parole sono di Ponis a volte assistito (per i testi di Tu Sei Speciale, Un’Altra Volta, L’Eterna
Sfilata) da Giovanni Lambiase.

di Alfredo Cristaallo

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