Le AB29 sono una rock band femminile della provincia di Pisa (provengono da Pontedera, Forcoli e
Cascina). Hanno cominciato giovanissime: sono attive dal 2015 e ora hanno tutte appena 24 anni.
Inizialmente la line-up era composta da Zoe Ciulli (voce, piano), Francesca Bagnoli (chitarre) e
Rebecca Sardelli (batteria). Hanno iniziato a scrivere e comporre canzoni quando il gruppo si
chiamava ancora FIX e hanno partecipato a diversi concerti esibendosi anche a Sanremo 2018
pubblicando anche un primo album col titolo di All Broken che le aiuta a raggiungere un pubblico
più vasto e ad incrementare la loro attività live. Nel 2020 cambiano il loro nome in AB29 e
aggiungono alla formazione la bassista Federica Sutera.
Entrano nella Beng! Dischi che produce il loro primo EP Memorem uscito nel 2021 da cui vengono tratti ben 4 singoli (su 5 brani complessivi). Aumentano anche l’attività concertistica e le partecipazioni ai Festival tra i quali il
Bella Open Day a Forte Dei Marmi e arrivano in finale all’Artista Che Non C’Era. Nel 2023 l’uscita
dei singoli 7 Minuti (Senza Stelle) e Carta Carbone nel novembre 2024 anticipano l’uscita del loro
nuovo album intitolato Magnitudo, prima sulle piattaforme digitali e poi in formato fisico il 6
febbraio 2025 per la Beng! Dischi. Il sound e i testi del gruppo sono la fotografia della condizione in
cui versa una società rassegnata, che ha smesso persino di sperare in un futuro appena più
decente di quello attuale e si rifugia quindi nei ricordi dell’infanzia (esemplare la cantilena dream-
pop di 4+3). In questa cornice, i testi sull’universo femminile (di cui i 4 membri fanno parte) e sulla
condizione in cui affrontano un mondo ostile rappresentano il sintomo patologico di un’intera
condizione sociale. Specialmente le parti vocali per lo più tenere e dimesse, ma capaci di passare
facilmente dalla fragilità ad un tono più esuberante e drammatico (e quindi più esistenzialista)
finisce per universalizzare il concetto di dolore, raccontando attraverso un estenuante flusso di
coscienza la dolorosa storia psicologica di una donna (e anzi di tutte le donne) conscia della
propria insicurezza. Gli esempi più calzanti di questo tour de force sono i pop rock vibranti e
passionali di Domenica, Carta Carbone e Ldcb, forse la più disperata del lotto. In fondo la liturgia
della loro solitudine adolescenziale e post-adolescenziale pennella storie innocenti e commoventi
che provengono da un’infanzia magica e malinconica dove il grigio è un colore uniforme e gli stessi
ricordi trasudano dolore.
L’ambientazione strumentale e la sofisticatezza degli arrangiamenti sono
invece i responsabili del pop rock alla Ustmamò di 7 Minuti (Senza Stelle) che raccontando gli
ultimi 7 minuti di vita e lo scorrere dei ricordi è un’altra incursione anzi l’epitome del loro flusso di
coscienza e dello shoegaze evanescente di Prima Di Andare A Dormire che ricorda il tono onirico
degli Slowdive. La title-track (una cantilena folk) è invece una buona dimostrazione della capacità
di Zoe Ciulli di canticchiare filastrocche anemiche su uno sfondo di ritmiche armoniche e naif ed è
forse l’unico serio tentativo di contraltare un LP dominato da un senso di tragedia incombente, di
fatalismo rassegnato, di disperata impotenza che è parte integrante del loro messaggio pessimista
sulla condizione femminile. L’album consta di soli 7 brani stipati in 28 minuti: un buon condensato
dell’arte e della visione del mondo di questo gruppo ma con uno sforzo in più gli AB29 possono
regalarci qualche altra gemma in più. I testi e la musica sono degli AB29, la produzione è di Nicola
Barghi.
di Alfredo Cristallo