Sulla Loira a Mont-Jean sur Loire L'Happy Fest 2012

Appena finito di leggere il libro di Giorgio Bassani «Il giardino dei Finzi-Contini » questa frase del protagonista mi era rimasta nella testa come il ritornello di una canzone : « Come la verità – essa è triste e bella … » . Mi dicevo tra me e me: « l’uomo senza amore, muore, l’uomo senza amore muore ! » Come distaccarsi dal proprio essere, dal proprio corpo , dalla propria natura senza soffrirne , senza perdere la ragione, dall’enigma di se e dell’esistenza tutta intera ? . Con questi pensieri , conducevo la mia auto e me a Mont-Jean sur Loire , un paesetto affacciato sulla Loira a 70 Km prima di Nantes e a 25 dopo Angers .

Questo paese dall’anima artistica è pieno di sculture, tutte realizzate sul posto, collocate nei parchi, nei giardini e lungo le rive del fiume. E’ forse il paese più naturale e selvaggio della Francia e della Loira. Ad Angers avevo visto delle locandine che pubblicizzavano questo « Happy fest » ed eccomi ora nel Parc du Prieuré, venerdi 14 che sabato 15 settembre 2012, per scoprire questa festa felice . Il Venerdi normalmente qui in Francia, durante questo tipo di manifestazioni si svolge la giornata dedicata alle nuove scoperte musicali, qui la chiamano« Tremplin « (Trampolino). Questa volta sono Quattro i gruppi che si esibiranno davanti ad una giuria ed il vincitore avrà il diritto di aprire la serata del sabato dove suoneranno i Big . L’ambiente è molto disteso, direi zen: tende per bivaccare , bere, mangiare, qualche banchetto di artigianato vario e la scena per gli artisti , tanti volontari gratuiti dell’associazione Happy Cultures, che organizza la festa e che si aggirano un po da per tutto nei prati del parco. Giovani, giovanissimi pieni di entusiasmo.

Tra i gruppi che a me sono piaciuti per il sound, l’energia e la tenuta di scena per primi metterei Oscar (http://www.myspace.com/weareoscar) e poi Clovill (http://www.myspace.com/clovill)

Questi due gruppi mi hanno caricato di energia, tanto da farmi venire voglia di andare sotto il palco e mettermi a danzare e a scalmanarmi come un ragazzino a cui la mamma ha permesso di fare baldoria.

Io avrei fatto vincere la kermesse gli Oscar, che per me erano davvero bravi , ma a suonare il sabato con le Stars sono stati “Un petit air de Rien” (http://www.myspace.com/unptitairderien). Citiamoa questo punto anche l’ultimo gruppo, Les chasseurs de nuages (http://www.chasseursdenuages.fr ) non da meno, anche se non si sono classificati.

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r: #000000;”>Il sabato dopo avere creato nell’acqua della Loira un’installazione fatta di legno e pietre che farà parte della mia serie “Natural Works”, mi sono fatto il bagno accanto all’ installazione.

Dall’acqua sulla collina vedevo dominare l’imponente chiesa di Mont-Jean; faceva caldo e stavo veramente bene sulla sabbia.

Stranamente a prendere il sole c’ero solo io , ma si! Qui in Francia, in questo periodo, ci sono le giornate del patrimonio e tutti sicuramente erano a visitare i numerosi castelli della valle della Loira, che durante la maggior parte di queste giornate sono ad ingresso gratuito.

Rivestitomi, sono ritornato all’Happy Fest e mi sono ritrovato nuovamente immerso nell’ambiente sempre molto cool , rilassato e festivo dei percussionisti in stile brasilianoche si trovavano nel prato di fronte al palco e riempivano l’attesa dei Big che di li a poco si sarebbero esibiti sul palcoscenico. Il pubblico non numerosissimo era più dinamico e partecipativo che quello della sera prima.

La scultura e ai bordi della loira ed stata realizzata dallo scultore canadese Gérard Thériault 1939/2001

Si sono esibiti per primi i vincitori del Tremplin, Un petit Air de rien, e poi un gruppo che mi è piaciuto molto anche se non sono molto amante del rap, i Chil Bum che erano davvero interessanti ( http://www.chill-bump.com/), a seguire, la brasiliana che ha scatenato il pubblico, Flavia Choelo (http://www.myspace.com/flaviafusion )e ancora i Pas de Nom pas des Maisons ( http://www.myspace.com/pdnp) .

Debbo dire che mi sono divertito molto, un piccolo festival bene organizzato, semplice, senza clamori, tappeti rossi, molto alla mano , un organizzazione giovanissima con ancora quell’entusiasmo che hanno i bambini quando ricevono un regalo o quando pensano di fare una cosa da grandi.

Io faccio i complimenti a questi ragazzi perchè mi hanno fatto passare due belle serate, complimenti che estendo anche a questo piccolo paese che permette di fare un festival di questo livello e che organizza manifestazioni culturali degne di nota ( per es. il simposio di scultura dove ogni anno una decina di scultori creano opere sotto gli occhi di tutti e poi le lasciano alla città che cosi diviene un opera d’arte lei stessa).