Quarantasetteminutiscarni è il documento live del tour di Andrea Carboni che ha fatto seguito alla pubblicazione avvenuta a maggio del 2016 del suo acclamato lavoro La Rivoluzione Cosmetica.
Andrea Carboni si è presentato una veste essenziale, suonando solo chitarra, piano e cassa a pedale. Ad accompagnarlo la violoncellista Daniela Savoldi, musicista italo brasiliana conosciuta durante le session del suo precedente disco che collabora con il suo strumento a dare un tocco in più di minimalismo e di classicità al set che lo stesso Carboni ha pensato di presentare in forma minimale. I 10 pezzi di cui è composto l’album sono infatti quasi del tutto acustici e Carboni è molto bravo a presentarsi come musicista, la cui arte si muove in uno spazio esiguo fatto di ombre silenziose, fugaci chiaroscuri avvolti in una musica fragile e esile, spesso con arrangiamenti free- form. Il canto figlio ed erede dei tormenti di giganti del rock come Nick Drake o Peter Hammill, è modulato, intenso ma sempre molto privato. In questa veste Carboni ha anche buon gioco a rispolverare i sofferti drammi interiori del Young acustico d’annata specialmente nei due pezzi d’apertura (Santissimi e Domani No) e nel quasi monologo da dito puntato di BAM. Con un’accompagnatrice bravissima ad assecondare il suo eloquio contrito e a rubare a volte la scena, come nella sfocata e sperimentale versione di Beati Voi, Carboni riprende in mano il suo post-rock antidivistico, ammantato di pathos e di nostalgia, personalissimo, nella nevrotica Ancora Lì o nella cover degli Afterhours di Bye Bye Bombay, nel frenetico strimpellio con contrappunto drammatico di violoncello di L’Amore Giapponese che mimetizza in realtà un semplice rock’n’roll, infine nella romanza iper-classicheggiante #sporadellabuonanotte, completamente strumentale, che vede Carboni e Savoldi scambiarsi le parti principali con eccellente creatività e magnifica naturalezza. La tenue e gentile psichedelia alla Donovan della Rivoluzione Cosmetica e la confessione personale immersa in un rock rarefatto di L’Ecosistema (presentato come bis) chiudono il disco in gloria. L’album conferma la statura e la bravura di Carboni, come musicista sensibile anche in vesti più dimesse di quelle presentate nei suoi album di studio (che erano arrangiati più elettricamente. Il disco è uscito nel marzo del 2017 ed è stato registrato dal vivo da Francesco Chiari al WOPA Temporary di Parma. La produzione è dello stesso Carboni e di Mauri che lo ha anche mixato e masterizzato al pm0db studio di Firenze. Il disco è stato anticipato dal video inedito di Ancora Lì.