Cosimo Bianciardi E Intima Psicotensione è il nuovo progetto del cantautore e chitarrista
fiorentino Cosimo Bianciardi. Bianciardi è attivo fin dai primi anni Novanta con gli Idra, i
Kaostributo e soprattutto con i Le Mon.
Per questa nuova avventura ha chiamato accanto a sé due
veterani della scena alternative pop italiana, Fabrizio Orrigo (piano, tastiere e chitarra) già
collaboratore di Paolo Benvegnù e degli Otto P’Notri e Umberto Bartolini (batteria) anch’egli
collaboratore degli Otto P’Notri oltre che di Ombra Esterna e La Materia Strana. Completa la line-
up il bassista Leonardo Carbone già nella Boiled Broad Beans. Il gruppo si è formato e tirato giù le
prime idee per un disco nella zona del Chianti. Il loro primo album anticipato dal singolo L’Uomo
Obliquo, s’intitola I.P.T. ed esce il 20 settembre 2019 per la Suburbansky Records/Audioglobe e
presenta un rock d’autore colto e raffinato che infiltra il suo background cantautorale con citazioni
di jazz, classic rock e avanguardia progressive esplorando molteplici scenari stilistici senza perdere
mai un generale tono di eleganza e raffinatezza.
Sono dieci pezzi capaci di sfoggiare architetture sofisticate (e forse anche cerebrali) che usano le figure minimaliste stratificate nell’incedere dei singoli strumenti per raggiungere un felice connubio fra la componente sperimentale e il rock italiano d’autore. In questo singolare melange trovano posto tracce di pop crepuscolare, il prog- rock romantico, fluido e cromatico dei Caravan, la psichedelia jazz geometrica dei primi Soft
Machine, i passaggi strumentali densi di astrattismo fauve dei National Health alternando
momenti di virtuosismo collettivo a momenti di romanticismo sentimentale. Il fluire dei brani si
avvale di un’atmosfera costantemente pensosa e rilassata a partire da Mi Sento Un Meccanismo
Complicato un chamber lied impreziosito da tastiere languide e drammatiche per poi scorrere fra il
freak pop alla Camper Van Beethoven di L’Uomo Obliquo, il pastiche punk-pop di Non Sai Niente Di
Me, il boogie pianistico in sordina di Tutti I Miei Demoni con intermezzo di organo soul e i prog-
pop limpidi e creativi di Bersaglio (con piano e archi inquietanti alla Goblin),
La Grande Ipnosi (con archi romantici e tono generale più sereno), Carnefice e Il Male Indifferente (i più simili alla matrice canterburyana). Due altri chamber lied soffici e indolenti come Il Candore (per piano, archi e
canto) e Deserta intrisa di soffice romanticismo chiudono quest’opera concettuale e densa di
variopinte sfumature. Meglio sicuramente la seconda parte dove il gruppo può dimostrare
appieno la sua abilità tecnica e la felicità degli arrangiamenti, ma l’intero LP è una spettacolare,
brillante, colorata e sensuale parata di stili musicali che lambisce di volta in volta la musica
romantica, il jazz e il boogie adattandoli a un tono complessivamente sfumato e ondeggiante con
folate improvvise di eccitanti passaggi strumentali. I testi sono tutti di Cosimo Bianciardi.
di Alfredo Cristallo