ATTO TERZO:
I TALENT SHOW, LE MACELLERIE DEI SOGNI, ARTISTI DI PLASTICA E L’IMPLOSIONE DELLA MUSICA.
Si sono d’accordo, le polemiche contro i talent sono ormai noiose, poco originali e passate di moda. Tutti sanno che sono trasmissioni costruite a tavolino, che non danno nessun valore aggiunto ecc,ecc.
E allora perchè esistono ancora?
Illudono giovani e meno giovani cantanti di poter diventare artisti. Ma non tutti i cantanti sono artisti.
Siete solo carne da macello da dare in pasto ad un pubblico famelico per fare audience. Una volta finito il programma si dimenticano di voi. Nessuno di voi ha mai graffiato e lasciato un segno. E i giudici stessi hanno perso credibilità.
Ragazzi, ci vuole coraggio a essere se stessi.
Tantissime voci talentuose, ma non è quello che fa di un cantante un artista.
La tecnica serve e deve essere messa la servizio delle emozioni, altrimenti siete solo dei virtuosi, pure noiosi, ma non artisti.
L’arte è bianca o nera, non si piega ai compromessi. L’arte è sincera, i talent no.
Voi non siete Arte. Voi non siete la vostra musica, perchè costruita da altri per esigenze di mercato.
Se accettate di essere anche solo per una volta qualcosa di diverso da voi per arrivare al successo, avete perso la strada e voi stessi.
Siete solo amorfi cantanti di plastica.
I giudici fanno finta di emozionarsi per un acuto fatto bene. Ehm….e il pubblico viene educato alle belle voci asettiche senza emozioni. Viene educato al non ascolto. Viene manipolato a piacimento del mercato e gli vien fatto credere di aver scelto, di aver avuto un ruolo.
Quindi doppia presa in giro, dei partecipanti e del pubblico.
Avete presente quella voce che si rompe, che si strazia perchè sta esprimendo rabbia , dolore, gioia? Avete presente la voce di (solo per citarne alcuni) John Lennon, Lou Reed e Dolores O’Riordan? E voi? Avete qualcosa da dire? A parte trasmettere noia e apatia…. what else?
Non sono neanche più incazzata, semplicemente stanca e delusa. Quindi… perchè esistono ancora?
Perchè il vero problema non sono i talent in sè, quanto quello che vi ruota intorno. Discografici che se ne stanno seduti sulla poltrona aspettando di produrre il nuovo uscito dal talent per poi toglierli lo scettro l’anno successivo e così via. Non gli importa un fico secco di fare una selezione. Di andare a scovare chi ha qualcosa da dire e da esprimere in modo unico. Non gli importa di dare dignità alla Musica.
E così la Musica piange e rimpiange se stessa. E chi ha ancora occhi per vedere e cuore per “sentire”, soffre e si indigna a veder un mondo ormai così sfigurato e ucciso dagli stessi operatori del settore.
Social, talent e reality sono parte di un sistema ormai ben consolidato che riempie le nostre vite del Nulla e ha distrutto il Regno di Fantasia.
Complimenti a tutti noi!
FINE.