FLAVIO FERRI Fast Forward Vol. 4 The Weight – Vol. 5 Facts

di ALFREDO CRISTALLO

Agli inizi del 2020, Ferri decide di riesumare i suoi archivi e pubblica l’album quintuplo Fast
Forward. A differenza dei due precedenti volumi che puntavano a un minimalismo strumentale
tecnico e metafisico, nelle ultime due parti Flavio Ferri tende maggiormente a privilegiare il ritorno
alla forma canzone. A modo suo però. In Fast Forward Vol. 4 The Weight (uscito il 4 aprile 2020),
Ferri parte comunque da una musica che si evolve progressivamente da semplice shock
terapeutico, da colonna sonora di un delirante rituale a una più conscia manipolazione del suono
in linea con gli esperimenti dell’avanguardia elettronica. La sua è una musica deteriorata,
indebolita che può essere interpretata tanto come l’estrema sintesi dei rumori del mondo
industriale quanto come una trascrizione astratta (e quindi metaforica) della devastazione mentale
causata dall’alienazione. La prima parte dell’album risente ancora dell’astrattezza dei precedenti
volumi e quindi da un uso dell’elettronica indirizzata ora alla creazione dell’estasi solenne
psichedelica dei Tangerine Dream (i bagliori cosmici di Low) ora alla creazione di una musica
industriale sinistra e tenebrosa (Pressure alla Cabaret Voltaire, l’incursione nel gotico di My Zero
To Your Power Of Ten). Il passaggio alla forma canzone è introdotta nel grunge industriale a passo
di pow wow in sottofondo di Stones che esplode a metà del brano in un epica distorsione
chitarristica, prosegue nel glitch bucolico di Carrying The Weight A Love Song per piano, voce e
sottofondo di chitarra iperdistorta e nel power pop marziale con squarci atmosferici di Keep
Carrying e raggiunge un provvisorio zenith nelle orchestrazioni stratificate di Alpha Moon Rising
And The Weight Of The World (10 minuti) il cui sviluppo consiste in un intro ambientale che
rimane lì inerte fino a metà del brano finché la ritmica movimenta il pezzo in un blues androide
che si muta in uno shoegazing strumentale alla Mogwai per poi chiudersi in una coda lasciata alle
sole percussioni: quest’ultimo brano racchiude il senso dell’intero album, un’arte di piccoli gesti
opportunamente individuati per condurre la melodia musicale a un climax esplosiva che si
conclude rapidamente quasi come se lo sviluppo rimanesse trattenuto e lo sviluppo armonico
segnasse da solo la propria condanna. La filosofia di Vol. 4 The Weight è improntata a un oscuro
cerimoniale, intrisa di modi che alternano l’estasi e la solennità, deformata da fluttuazioni
strumentali e fradicia di simbolismi che riportano alla narrativa barocca e gotica inglese e alle
meditazioni anarchiche della filosofia di Jean Genet.

Se in The Weight, Ferri si acconciava a produrre una forma-canzone (sia pure a modo suo),
nell’ultimo capitolo di Fast Forward , il Vol. 5 Facts (pubblicato il 5 aprile 2020) è invece un
tentativo di partire dalla forma canzone per decostruirne la struttura dall’interno . Qui della forma-
canzone rimane semplicemente il fatto che viene comunque usata una strumentazione, per il
resto la tecnica di fusione fra vari stili (progressive rock, rock e punk rock d’avanguardia, musica
elettronica e psichedelica, trip-hop e classicismo formale) conduce a un buco nero in cui
idealmente cadono tutti i segni della musica rock. La musica di Facts è intrinsecamente
concettuale affidata a timbriche eclettiche e a trame contorte completamente fuori dai generi
dove l’atmosfera ora eterea (per l’uso dell’elettronica), ora densa ( per il proliferare di interferenzestilistiche, pulsazioni angosciose e sincopi sintetiche)viene continuamente rimessa in discussione.

Facts è di fatto uno sconnesso e irrazionale collage. Si parte dalla no wave per droni di elettronica,
sax e chitarra di Iguanas Have Three Eyes, per passare ai droni astratti di elettronica e percussioni
tribali di Spiders Are Not Insects e quindi ai mantra elettronici di Samara Was Filmed Walking
Backwards e Air Pollutions Kills Over 7 Millions People Per Year, quindi approdare alla colonna
sonora per horror fantascientifici di Most Of Your Muscles Become Paralyzed During REM Sleep
che si rinchiude prima in una musica catacombale e poi sfocia in un trip hop sinistro al semplice
scopo di introdurre prima un trip hop cosmico per percussioni caraibiche e accordi ripetitivi di
chitarra (Sex Relieves Pain) e poi un trip hop marziale in crescendo germinato da una gigantesca
distorsione di chitarra atonale (Greed Is The Basis For Capitalism) e concludersi infine nella
miniatura psichedelica di The Faster You Move The Heavier You Get. Rollercoasters Were Invencted
To Distract Americans From Sin, un lied romantico per piano con sinistre campane in sottofondo e
melodia sottolineata da accordi flebili di chitarra che esplode in un titanico pow wow industriale
alla Nine Inch Nails supportato da un mellotron è il più che degno epilogo di un disco che
finalmente rivela la sua anima malgrado mantenendo la sua qualità enigmatica. La struttura del
disco simile a un concept-album e il mix fra avanguardia, musica concettuale, primitivismo,
minimalismo, atonalità, tecnologia desolata e impalpabile che permea Facts fa parte di un
processo che conclude degnamente l’intera opera Fast Forward, un lavoro che si ispira in pari
misura alle dediche astratte di Robert Wyatt, al ballabile postmoderno di Brian Eno e fa parte di un
processo di rifondazione della musica rock che parte da Captain Beefheart (un Beefheart
elettronico per la verità) e si conclude nella possibilità di concepire una nuova frontiera
dell’avanguardia rock.

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