BONNY JACK Night Lore Blues

Bonny Jack è il nickname del musicista blues Matteo Senese nato a Roma nel 1984 ma attivo nella zona dei Castelli Romani. In realtà Bonny Jack è una classica one man band e Matteo Senese canta e suona chitarra, banjo, batteria e kazoo. Matteo si lancia nel mondo della chitarra fin dall’adolescenza. Studia musica e suona in diversi gruppi spaziando dal rock alla musica elettronica. Dopo una lunga esperienza a Seattle torna in Italia e lancia il suo nuovo progetto Bonny Jack prendendo il nome da due famosi pirati (Anne Bonny, una bucaniera irlandese e il pirata britannico Jack Rackam alias Calico Jack, inventore del Jolly Roger la famosissima bandiera
con teschio e due sciabole incrociate ambedue attivi nelle bande degli scorridori del mar dei Caraibi ai primi del Settecento). Ha registrato il suo primo LP Bone River Blues per la DK nel 2020 e il suo nuovo disco Night Lore Blues per la Bloos Records è uscito il 17 Dicembre 2021. Nelle vesti di Bonny Jack, Senese suona un dark blues con venature dark, roots e dirty blues. In queste vesti rispolvera il suono dei classici bluesmen (Muddy Waters, Lightning Joe Hopkins, Buddy Guy, Albert King, Howlin’ Wolf, Big Bill Broonzy) spaziando fino al Blues bianco inglese (John Mayall, Eric
Clapton, Peter Green), irlandese (Rory Gallagher) e ovviamente americano (Canned Heat, Paul Butterfiel Blues Band) spingendosi fino al blues maledetto dei Gun Club e al desert blues dei Giant Sand. Dai primi bluesmen ricava le impostazioni arcaiche e rustiche di Waters e Broonzy, quelle folk blues di Hopkins, il registro riverberato e funereo di Wolf, dai bluesmen anni Sessanta ricava la capacità di adattare il blues classico a matrici più rock, dai Gun Club ricava il gusto per i blues rock ipnotici e per le ballate truci della tradizione rurale degli stati del sud rigurgitanti di riferimenti al
mondo impenetrabile della giungla, ai suoi riti occulti e alle sue leggende popolari, dai Giant Sand riprende il sound decadente e psichedelico tipico della tradizione red neck. Contestualmente le sue storie cantate con voce tanto suadente quanto sottilmente demoniaca, sono storie che parlano di vecchi marinai, tentazioni, case infestate dai fantasmi, lussuria, alcool in cui rientrano figure come il diavolo, Jack lo Squartatore oltre al singolo ispirato al classico di Robert Louis Stevenson Dr. Jekyll And Mr. Hyde che qui diventa Dr. Jenny And Mr. Gail; non a caso le Night Lore
sono le storie horror, le tradizioni notturne e le leggende metropolitane. Il bestiario di Bonny Jack è un esercizio di filologia revival del blues più sporco e cattivo, intriso di toni cupi dove trovano posto blues notturni (Dr. Jenny And Mr. Gail, Come With Me), folk blues (Old Blues), roots blues (Walkin’ With The Devil, Old Fashioned Blues, The Missing Bride con progressioni alla Rolling Stones e toni sinistri alla Gun Club), blues strascicati suonati con tecniche laid back (The Hanging Man), blues da cantina con piano da music hall (Jack The Ripper) e finalmente swamp blues lascivi e soprannaturali (l’atmosferica The Wayfaring Soul, Goddess Blues e la sua gemella Swamp Girl con coro da ubriachi alla Nick Cave).

In Night Lore Blues, l’intero vocabolario sonoro del blues è messo al servizio di una febbre convulsa che origina da forze oscure e soprannaturale calate in un misticismo horror da habitat primordiale e pervase da un autocompiacimento della visione per l’orrido, il putrido e l’infernale: lasciate ogni speranza o voi che entrate. Bonny Jack compone, canta e suona tutto, partecipano Black Snake Moan al sitar in The Wayfaring Soul e Tim Holehouse alla seconda voce in Swamp Girl.

di Alfredo Cristallo

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