Valerio Lundini, romano classe 1986, è un comico e conduttore televisivo. Laureato in
Giurisprudenza, diventa collaboratore e autore di svariati programmi RAI (610 con Lillo e Greg, Il
Programmone di Nino Frassica, Battute?), partecipa a Sanremo nel 2020 (nell’Altro Festival) e
come ospite nel 2021 con Roy Paci. Nel 2020 conduce il programma Una Pezza di Lundini e nel
2024 Faccende Complicate. Ha partecipato anche al Concerto del Primo Maggio. Infatti un’altra
delle attività di Lundini è quella di musicista. Un’esperienza iniziata nel 2012 con l’album Fintage.
Per questa esperienza forma un suo gruppo I Vazzaniki. Dopo uno iato di 10 anni, Lundini e
company pubblicano un EP intitolato Le Donne, e due anni dopo finalmente un nuovo album
intitolato Innamorati Della Vita che esce il 28 giugno 2024. A questo punto la line-up è composta
da Lundini (voce, piano, tastiere), Andrea Angelucci (chitarra acustica e voce), Gianluca Sassaroli
(batteria, cori), Paolo Di Girolamo (contrabbasso, basso, cori), Flavio De Novellis (chitarre
elettriche) e Olimpio Riccardi (sax). Nel nuovo disco (come già in quello precedente) Valerio
Lundini trasporta su un sound che ondeggia fra rock’n’roll, rockabilly e pop cantautorale, lo spirito
caustico e ironico che contraddistingueva i sui programmi RAI. Gli undici brani di cui è composto il
disco (per 36 minuti di musica) sono un eclettico florilegio di parodie (la migliore è il rockabilly di
Edoardo Bannato), cover involontarie (i pop soul alla Sergio Caputo di Parabola Ascendente e
L’Impunito) citazioni tutte giocate sul filo dello humour e del nonsense. I loro sono brani sono
novelty animate da bizzarrie armoniche e testi surreali che sposano l’operetta, il music hall e la
stand-up comedy (come nelle canzoni Robyn Hitchcock). La loro arte è una buffa incursione della
sotto-cultura trasteverina e delle periferie romane nella cultura “alta” dei quartieri centrali romani
(ammesso che ci sia ancora questa opinabile distinzione sociale e culturale come ha dimostrato il
film La Grande Bellezza, vero e proprio manifesto del declino culturale italiano) condita di vignette
di vita quotidiana, rimandi alle storie brevi di Mark Twain e all’umorismo dissacratorio di Antonio
Amurri e da un sound che passa dal rock’n’roll folle e falsificato dei Young Fresh Fellows, al garage
oleografico degli Shadowy Men On A Shadowy Planet per approdare a una Nice Wave o a una
muzak fatta apposta per essere consumata (la discomusic con piano honky tonk di Ballo Male
Forte, quella scatenatissima di Smarttelevisore, la dancefloor a passo di pow wow di Lonza, i pop
nostalgici da accendino acceso di Porto Badino e Requiem For A Pin con le partecipazioni
rispettivamente di Sergio Castellitto E Noemi) dove abbondano pizzichi di chitarra acustica,
sintetizzatori da rave party, armonie vocali multiparte, epici vortici di organo, figure cadenzate di
piano, chitarre ora atmosferiche ora ruvide alla AC/DC. La loro arte-parodia di citazione testuale e
musicale raggiunge vette notevoli nel prog-rock alla PFM a passo marziale di Una E Una, nel brano-
maionese di Hombre (metà tex mex metà musica caraibica) e ancora nel jazz funky di Bollino
Verde. Sebbene Lundini e compagnia affermino di essersi ispirati a gruppi come Latte E I Suoi
Derivati, Elio E Le Storie Tese, gli Skiantos (quelli meno barbarici ma sempre pazzi della metà degli
anni Ottanta in poi) e i Prophillax (da cui proviene Christian Ice che ha prodotto il disco), l’album
dei ricordi e dei rimandi è molto più nutrito: i Fugs più mattacchioni, il pop surreale dei Bonzo Dog
Doo Dah Band, il revival d’autore dei Fleshtones, le gag stralunate di Robyn Hitchcock, la muzak
deformata d’avanguardia di Adrian Belew e dei Raybeats. Innamorati Della Vita concepito come
un’apologia di reato continuata (fra un po' lo diverrà anche la satira) disegna un improbabile
fusione fra l’idiot savant del music-hall di provincia e l’intellettuale eccentrico della nobiltà
britannica senza disdegnare la gloriosa vena umoristica dei Monty Python e dunque celebrando la
commistione di serio e faceto che se non viene compreso passa comunque per boutade. L’album è
uscito per la Shabal Music srl/ADA Italy.
di Alfredo Cristallo