Questa settimana al Teatro Rossi Aperto

MERCOLEDì 30 GENNAIO:
Alle 21:00 – Per la rassegna Sceneforum:

Studio di una follia: Enrico IV di Luigi Pirandello
regia: Lara Giovacchini

“Enrico IV” è considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a “Sei personaggi in cerca d’autore”. È un manuale della pazzia e del rapporto complesso, ed alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità.
La vicenda narrata nell’opera, infatti, trova il suo centro strutturale proprio in quella pazzia che tante volte è stata protagonista dei capolavori del genio teatrale di Pirandello.
Un uomo che per uno scherzo banale, durante una festa in maschera, si trova catapultato dalla finzione alla realtà, con degli invitati/spettatori che si trovano a dover reggere la parte, o meglio la Pazzia. È il personaggio più disperato e drammatico di Pirandello e racchiude i temi di una poetica e di una visione della vita che porta all’isolamento e alla disgregazione e non ultimo alla rottura drammatica e totale con la realtà che lo circonda. Ed ecco la Follia. Vista come l’unica fuga possibile dall’opprimente realtà e dal totale fallimento dell’uomo anti-eroe.
La follia quindi non è vista tanto come elemento negativo, quanto come elemento fondamentale della condizione umana con la quale fuggire dalla propria angoscia e, come estremo rifugio, per potersi salvare dal dramma dell’esistenza.
L’Enrico IV è un testo veramente sorprendente, che rivela tutta la complessità del rapporto fra verità e finzione nell’universo pirandelliano.

La follia, per cortesia – Teatro di Bottega
di Simone Di Gennaro
“Un frammento di follia fa bene di tanto in tanto…persino al pubblico”

Corto teatrale ispirato a versi liberi di V. Majakovskij e E. Dickinson, durata 15 minuti circa
Tre personaggi di un circo, la donna cannone, il clown e l’assistente del lanciatore di coltelli, raccontano la loro disperazione e il disadattamento dal mondo in un breve atto unico ricco di pathos e poesia.
Pur partendo da una situazione apparentemente molto distante, abitata da personaggi lontani dalla realtà del mondo, e affrontando il tema sociale con un linguaggio poetico e compulsivo, lo spettacolo intende denunciare  il sentimento di precarietà che, nato dai problemi della società, si è diffuso nell’animo umano come un virus; esplicando, in una forma fortemente astratta, la delicata e fragile condizione di tutti coloro che devono convivere con sentimenti depressivi e un’angoscia profonda che si legano al venir meno di un progetto esistenziale gratificante.

VENERDì 1 FEBBRAIO:
Alle 17:00 – “Il teatro che ho in testa” – incontro con la Compagnia delle Ariette

Una conversazione con Paola BerselliStefano Pasquini

Il TEATRO DELLE ARIETTE associazione culturale si costituisce nel 1996 con sede nell’azienda agricola Le Ariette a Castello di Serravalle (BO). Nel 1997 crea e realizza a Castello di Serravalle il progetto A TEATRO NELLE CASE che negli anni successivi si allarga ai Comuni di Bazzano e Monteveglio. Nel 2000 costruisce e inaugura, in mezzo ai campi dell’azienda agricola, il DEPOSITO ATTREZZI un edificio rurale per il teatro. Dal 2001 diventa compagnia teatrale professionista. Dal 2003 le attività dell’associazione sono riconosciute e sostenute dalla Regione Emilia Romagna e dalla provincia di Bologna nel quadro della L. 13. Dal 2010 conduce le attività del LABORATORIO PERMANENTE DI PRATICA TEATRALE.

Alle 21:30 – IL DISORDINE DELLE COSE – concerto
Il disordine delle cose è una band piemontese presente nel panorama musicale italiano dal 2007 e composta nella formazione base da sei elementi con diverse esperienze sulla scena musicale indipendente nazionale e internazionale. La spiccata attitudine al concerto dal vivo li ha portati, fin dal primo anno di attività e senza alcun disco alle spalle, a poter vantare più di quaranta concerti su palchi condivisi con i migliori rappresentanti della musica italiana indipendente e non: Daniele Silvestri, Marlene Kuntz, Syria, Marta Sui Tubi, Perturbazione e molti altri. Nel 2009 esce il loro omonimo disco d’esordio per Tamburi Usati / Venus, con la produzione artistica di Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele (Perturbazione), e si affermano come una delle band indipendenti rivelazione dell’anno. Un disco molto apprezzato per la cura dei testi e delle sonorità, impreziosito dalla partecipazione di numerosi artisti come Syria, Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi), Paolo Benvegnù, Marco Notari, Naif Hèrin, Perturbazione e Marcello Testa (La Crus). Presentano al TRA una versione acustica del loro ultimo disco “La Giostra” (Cose in Disordine/Audioglobe), registrato nello studio dei Sigur Ros in Islanda da Birgir “Biggi” Birgisson (Sigur Ros, Amiina, Jonsi, Mugison), uscito il 29 febbraio 2012. L’album vanta la straordinaria partecipazione del famoso quartetto d’archi islandese delle Amiina.
SABATO 2 FEBBRAIO:
Alle 21.00 ANTIGONE Le cose immani costano fatica – Gract – spettacolo teatrale
Adattamento e regia: Silvia Rubes
con: Elisabetta Biondi, Mario Cortese, Elena De Vita, David Rocchi, Lara Vegnuti

Studio per un’azione drammatica
Antigone è un testo che vive ancora nonostante  i secoli, vive perché fa battere il cuore su temi così antichi e così umani.
É un testo in sé già perfetto, probabilmente basterebbe leggerlo davanti a un pubblico per ottenere già così qualcosa di molto teatrale.
É un’azione che si svolge nell’arco di tempo di un giorno, dall’alba al tramonto.
Rappresenta  un luogo narrativo dove i personaggi sono “drammaticamente” e completamente risolti nelle loro relazioni. Non c’è Antigone senza Creonte, il governatore, il tiranno, non c’è Antigone senza Ismene, sua sorella, non c’è Emone, figlio di Creonte e promesso sposo di Antigone, né Ismene senza Creonte e via così. Un terreno dunque perfetto per esercitare l’arte teatrale. Abbiamo risolto la funzione del coro identificandolo con Euridice, la moglie di Creonte, per dargli due punti di vista, uno interno e uno esterno, abbiamo giocato con le “maschere” facendo portare più personaggi dallo stesso attore. Quello che presentiamo è un primo studio, una prima fase di elaborazione di tre quarti del testo; tre quarti del testo è l’azione vista prima che tutto precipiti, precipiti nelle sue conseguenze.
DOMENICA 3 FEBBRAIO:
Alle 21:00 – per la rassegna TRA CINEMA E CRISI organizzata da ¡Mosquíto! e Kronstadt:
Il gioiellino (ITA,2011)
Il gioiellino è un film del 2011 scritto e diretto da Andrea Molaioli, con Toni Servillo, Remo Girone e Sarah Felberbaum. Ripercorre le vicende del crac Parmalat, l’azienda agroalimentare di Collecchio ramificata nei cinque continenti, quotata in borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e alla ricerca di grandi profitti, troppo grandi per non contrarre debiti insostenibili….

TUTTI I GIORNI
Prosegue l’esposizione della mostra “Immaginare cambiamenti”…venite a votare il nuovo logo per il Teatro Rossi Aperto!
Il TRA segue il seguente orario di apertura:
15:00 – 21:00 tutti i giorni
L’apertura prosegue in caso di spettacolo serale
VISITE GUIDATE AL ROSSI (per gruppi di 5 persone)
per prenotare una visita guidata scrivere a : visiteguidatetra@gmail.com
SAB 01/12 h. 15:00-17:00
DOM 02/12 h. 15:00-17:00


Teatro Rossi Aperto

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